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conosciamo come brillante conduttore di varietà e trasmissioni di
successo. Ora Fabrizio Frizzi si cimenta in una veste
inedita. È l'interprete principale della nuova serie televisiva di
RaiUno. Fiction che si articola in sei episodi autoconclusivi. Il
protagonista è Paolo G. Bonelli. Un avvocato matrimonialista
di trentacinque anni. Scapolo impenitente. Disincantato rispetto
all'amore e alla vita di coppia. Proprio a causa della sua
professione. Comunque un uomo che non ha perso la capacità di
vivere emotivamente i problemi dei suoi clienti.
La casa del
protagonista è attigua alla studio legale. Solo una porta di
comunicazione divide i due appartamenti. Spesso ciò crea confusione
tra l'ambiente di lavoro e la vita privata. Ma in fondo a Paolo
piace così. Sembra quasi trovare nuova linfa ed energia dal
disordine imperante. Caos che rispecchia anche la sua condizione di
scapolo convinto.
La sua vita è quantomai frenetica ed imprevedibile. Intere giornate
trascorse tra tribunale e studio legale. A dibattersi tra coppie in
litigio per le ragioni più strampalate e assurde. Coniugi traditi.
Mogli e mariti gelosi. Magari senza un valido motivo. Conflitti
d'interesse. Incomprensioni più o meno profonde. Vecchi rancori che
emergono. Per i motivi più futili...
Paolo ha una
segretaria: Giovanna. Efficiente e silenziosa. Un silenzio
dettato dall'esperienza. Di chi ne ha viste di cotte e di crude.
Tanto da consigliarla ad assistere con distacco al frenetico tran
tran quotidiano dello studio del suo datore di lavoro. Non vale la
pena rovinarsi il fegato nell'inutile tentativo di aggiustare
le cose a modo proprio. Poi c'è Carmelina. La portiera
ciociara che accudisce Paolo come un figlio. Ma che non gli
risparmia frecciatine. E bonari consigli improntati sul
classico buonsenso contadino. Infine, Enea. Un giovane aspirante
assistente. Instradato dal padre Alvaro alla carriera legale.
Ma Alvaro non sa che Enea sta per laurearsi in medicina, la sua vera
passione. Il giovane ha però fatto credere al padre di essersi
laureato in Giurisprudenza. In attesa di presentarsi, prima o poi,
al suo cospetto con tanto di laurea in Medicina da esibire.
Il nostro avvocato
si avvale, per risolvere i casi più intricati, dell'aiuto di
un'investigatrice privata. È Laura Bini. Una ragazza molto
bella. E dal carattere volitivo. L'intraprendente Laura rappresenta
presto una seria minaccia all'indipendenza sentimentale di Paolo.
Storie dunque che
parlano d'amore. Di tradimenti. Delusioni. Incomprensioni. E tutto
il bagaglio di aspetti positivi e problemi che la vita di coppia
comporta. Ma che contengono tutte un importante valore di
riferimento che s'impone sempre: la fiducia. Non c'è amore senza
fiducia. Negli altri. Nella vita. Ma soprattutto nelle proprie
capacità.
Ognuno di noi deve compiere un determinato cammino nella vita. Per
misurare se stesso. Scoprire quanto vale. E diventare ciò che
veramente è. Ogni uomo può realizzarsi sviluppando il suo potenziale.
E può farlo solo mettendosi in gioco. Quindi rischiando. Questo è
il compito principale assunto dall'avvocato Paolo G. Bonelli. Fare
in modo che i suoi assistiti siano spinti ad agire. A rischiare. A
mettere in gioco i propri sentimenti. Affrontando a viso aperto le
piccole o grandi paure. Freni che impediscono loro d'esprimere le
proprie potenzialità. Per condurli su questo percorso Paolo rischia
sempre in prima persona. Perché è il primo a mettersi in gioco.
Professionista
profondamente onesto, l'avvocato va spesso coraggiosamente contro
corrente. Contravvenendo a regole prestabilite. Entra nelle case dei
suoi clienti come una persona di famiglia. E già questo farebbe drizzare
i capelli in testa a molti avvocati. Indaga sul loro privato.
Arriva addirittura a costruire situazioni artificiose, pur di
spingerli a sbloccarsi. E a confessare a se stessi le proprie paure,
i propri limiti. In poche parole, li esorta ad aver fiducia in se
stessi. Il premio finale che ne ricevono è immancabilmente l'amore.
Con un'importante conclusione. Se non ami e non rispetti te stesso e
non agisci secondo coscienza non potrai amare davvero. Né essere
amato. |