L’orgoglio di essere l’unica compagine del Sud Italia: questo è il sentimento che accomuna i 14 ragazzi, il coach Renato Franza, l’assistente Alessio Buscemi e lo storico ed esperto dirigente Pippo Munafò al seguito della squadra Under 15 della Pierrel Capo d’Orlando che è stata invitata a far parte dell’evento “Basket for life” organizzato in concomitanza con le “Final Eight” di Bologna (per l’occasione “Basketcity”) dal 7 al 10 Febbraio.
Tra i tornei giovanili, quello riservato agli Under 15 è organizzato in 4 gironi di 4 squadre e soltanto le prime di ogni girone hanno accesso alle due semifinali che portano alla finale.
I ragazzi giungono a Basketcity senza timori di alcun tipo nei confronti dei club blasonati che partecipano alla kermesse. Sono pronti a dare il massimo pur consapevoli che le formazioni concorrenti sono costruite con modalità differenti di selezione degli atleti in ambiti territoriali operativi neanche lontanamente simili a quello di una piccola cittadina come Capo d’Orlando.
A battersi con loro per la vittoria nel girone B ci sono Stella Azzurra Roma (la scuola basket da cui nasce la stella NBA Andrea Bargnani), Trenkwalder Reggio Emilia ed il team che al termine ha alzato la coppa del trofeo giovanile nella finale di Domenica 10, Montepaschi Siena.
I centri sportivi che hanno ospitato il torneo sono entrambi nella città felsinea ed a poche centinaia di metri tra di loro, il PalaPertini ed il PalaGuercino.
La prima gara si è disputata Venerdì 8 contro la Stella Azzurra Roma, una formazione che gioca un buon basket fatto di tenacia, grinta, applicazione, soprattutto difensiva, e combattività. Ed è con queste armi che i romani hanno sconfitto una Pierrel poco concentrata, sicuramente con meno agonismo, impossibilitata ad imporre il proprio gioco veloce e spumeggiante che certamente predilige. Il tabellino dice 74-58 con i romani sempre avanti per tutto il match. Tra gli orlandini, 16 punti per Vigorita ed Arto, 11 per Sgrò, 10 per Bontempo.
Sabato 9 è stata la giornata decisiva per tutte le formazioni poichè si sono disputate le due ulteriori gare a conclusione della fase a gironi. La Pierrel, per sfortuna ed esigenze di calendario, è l’unica squadra che si è vista costretta a giocare i due incontri ad orari forse troppo ravvicinati tra loro (12,45 il primo, 15,45 l’altro, in due impianti differenti).
Si inizia con Reggio Emilia, squadra con una buona tenuta difensiva ma poco organizzata in fase offensiva. Ciò permette agli orlandini i facili contropiede ed il gioco a campo aperto in velocità che frutta il vantaggio sapientemente mantenuto per tutto l’incontro che viene vinto con il punteggio di 57-51. Vigorita ne mette 21, Bontempo 11 e Sgrò 7.
A conclusione, gli orlandini non potevano trovare avversari peggiori di una cinica Montepaschi Siena e della stanchezza accumulata dall’incontro precedente terminato neppure 1 ora e mezza prima. Non c’è assolutamente competizione, l’incontro si conclude con un mesto 60-17 per i senesi. Davvero encomiabile il lavoro svolto dai tecnici sulla selezione di talentuosi atleti a loro disposizione: con la complicità di una Pierrel praticamente assente in quanto a fisicità, i senesi lottano su ogni pallone e costruiscono giochi offensivi da manuale con movimenti corali di grande pregio, anche in difesa.
Questo enorme potenziale tecnico non poteva non concedere ai ragazzi della Montepaschi la vittoria del girone, della semifinale contro Pesaro e della finale contro Trieste stravinta per 91-59 a conclusione di un torneo ricco di emozioni.
Ognuna di queste emozioni, con certezza, resterà tra i ricordi dei “piccoli” della giovane spedizione orlandina che sperano, insieme ai “grandi” della serie maggiore, di aver soltanto inaugurato la prima tra le tante partecipazioni ad un evento così magico per la pallacanestro italiana.
L'esultanza dei ragazzi di Coach Franza dopo la vittoria contro Reggio Emilia.
Alessio Buscemi