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L'ufficio stampa
giovedì 18 agosto 2005 at 18:56




Il primo atleta americano dell’Upea Orlandina Basket 2005/2006 è Keith Carter.
Gradito ritorno per la guardia/ala nata a Perryville (Arkansas) il 17 ottobre 1976, che ha già vestito la casacca biancoazzurra nella stagione 2001/2002 chiudendo il campionato di Legadue (il primo della storia dell’Upea) con 20,3 punti di media (indimenticabili i 41 rifilati a Ferrara dell’ex Trullo il 4 novembre 2001) e ottime medie al tiro (65% da 2, 45% da 3 e 85% ai tiri liberi).
Nel luglio del 2002 “Air” Carter prova a sfondare nel mondo dei Pro, giocando la summer league di Long Beach con la maglia dei Los Angeles Clippers, ma durante la prima partita rimedia un brutto infortunio al ginocchio che lo terrà fuori dai campi per 6 mesi, rientrerà nel febbraio 2003 in CBA con i Dakota Wizards (13,1 punti).
Nell’estate 2003 arriva la chiamata nella massima serie italiana da parte della neopromossa Teramo di coach Franco Gramenzi; in Abruzzo disputa un’ottima stagione concludendo con 17,2 punti di media (con un massimo di 37 contro Udine) al fianco di ottimi giocatori come Doremus Bennerman, Mario Boni e Tyrone Grant.
L’anno scorso ha provato nuovamente il grande salto nella NBA giocando la summer league di Salt Lake City con la maglia degli Charlotte Bobcats ma delle buone prestazioni non hanno convinto lo staff della franchigia del North Carolina ad inserire Keith nel roster della stagione 2004/2005.
Dopo un contatto con l’Unicaja Malaga di Sergio Scariolo arriva la decisione di attendere la nascita del figlio negli Stati Uniti.
A novembre Attilio Caja lo chiama nella sua Pompea Napoli, dove però ,Carter, complice un brutto stato di forma non rende al meglio sia in campionato (9 partite 4,7 punti) che in Uleb Cup (5 partite 9,8 punti) costringendo i partenopei a reintegrare Jeff Trepagnier.
Keith Carter, con le sue doti tecniche e umane torna a vestire la maglia di Capo d’Orlando pieno di entusiasmo e desideroso di far bene.
 

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