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Corriere dello Sport martedì 18 ottobre 2005 at 11:04
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“Mi ricorda molto l’ingaggio di Brian Montonati lo scorso anno. Arrivò a Capo d’Orlando per dare una mano ai compagni partendo dalla panchina ma si trasformò in uno dei principali artefici della cavalcata vittoriosa verso la serie A.” Il paragone di Giovanni Perdichizzi, coach dell’Upea è la migliore fotografia per Oluoma Nnamaka, l’ala svedese, di origini nigeriane sbarcata a Capo d’Orlando con contratto di un mese e che dopo appena tre giornate di campionato è diventata l’idolo dei tifosi ed uno dei migliori rimbalzisti del torneo. Domenica, contro Livorno, è stato il vero dominatori con 17 palloni recuperati a tabellone. La società, per il momento, non si sbilancia ma un suo rinnovo del contratto appare molto probabile. “Io ci spero- esordisce Nnamaka, che sfrutta i momenti liberi per passeggiare e godersi il sole siciliano- quest’anno, dopo tre stagioni a Bonn, ho voluto fortemente un ingaggio in Italia. Quando il mio procuratore mi ha detto c’era una possibilità con l’Upea, anche se per un breve periodo, ho chiamato Mats Levin (suo connazionale in forza al Capo d'Orlando) e lui mi ha garantito sulla serietà della società. Così sono arrivato per giocarmi le mie carte.” Nnamaka è nato a Uppsala il 14 settembre 1978, è alto 2 metri, pesa 100 chili ed ha iniziato a giocare in patria con la maglia del Fyrishov nel 1996-1997 per passare l'anno seguente al Sallen Basket. Concluso positivamente il suo primo anno da protagonista, appena ventenne decide di effettuare il grande salto nel mondo della NCAA approdando all'università di Marquette. “L’ultimo anno al college- ricorda l’atleta- è stato quello del quale conservo i migliori ricordi in carriera”. Conclusa la sua esperienza oltre oceano torna in Europa con la maglia del Telekom Baskets Bonn che vestirà per tre stagioni disputando ogni anno, oltre il campionato tedesco, la ULEB Cup. Oluoma veste la maglia della nazionale del suo paese dal 1997 e ha partecipato con Mats Levin ai campionati europei del 2003 disputatisi in Svezia. ”Capo d’Orlando mi piace- dice ancora Nnamaka- il mare è stupendo, la gente ama il basket ed è molto cordiale. Spero di rimanere qui e di portare anche la mia fidanzata che vive in Svezia”. La Svezia, ovviamente, è la sua patria ma naturalmente non può che avere nel cuore anche la Nigeria, paese dal quale proviene il padre. “Sono stato in Africa quest’anno per la prima volta- dice- lì ho tantissimi parenti ed è stato piacevole incontrarli”. “Prima di giocare a basket- aggiunge- avevo iniziato con il calcio e per questo il mio idolo sportivo, oltre a Pippen e Olajuwon, è certamente Ibraimovic. Nel tempo libero preferisco stare a casa e amo seguire gli uccelli migratori con il binocolo. Non ho sogni particolari nel cassetto e la mia fidanzata mi rimprovera spesso di essere troppo concreto ed a volte inutilmente pessimista”. Sergio Granata |
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