ORLANDINA Basket

Gazzetta del Sud
venerdì 30 dicembre 2005 at 09:06

Nemmeno il tempo di compiacersi per la bella prestazione al “PalaDozza” contro la capolista Fortitudo, costretta ad inseguire affannosamente nei primi 20' (all'intervallo ancora sotto di tre: 34-37), che un altro test proibitivo attende l'Upea Capo d'Orlando: al “PalaFantozzi” arriva stasera (inizio ore 20,30) l'ambiziosa Carpisa Napoli, squadra rivelazione, distante dalla vetta due sole lunghezze. Se poi si mette in conto che la formazione allenata da Piero Bucchi marcia di questi tempi con un ruolino impressionante, in virtù di un attacco stratosferico (realizza da 3 con oltre il 40% e dalla lunetta ha percentuali da record), si può ben capire che solo un'Orlandina super, per intenderci quella ammirata nell'ultimo turno casalingo con Varese e per 30' a Bologna (poi ha pagato la panchina corta), può tentare l'impresa. Bucchi ha saputo assemblare giocatori che, almeno per il quintetto iniziale, sono da scudetto: in regia troviamo Lynn Greer, miglior play del torneo e, allo stato, miglior giocatore del campionato, con accanto Stefansson nel back-court. L'ala piccola è Michel Morandais, giocatore dal buon tiro e dalle eccezionali qualità atletiche, mentre il reparto lunghi è composto dal talento Nba Ansu Sesay - elemento atipico perché più che un secondo lungo è un “3” - e Cittadini che con il suo atletismo ha soffiato il posto di titolare a Mason Rocca. Completano il roster Spinelli e Jay Larranaga. Inevitabile domanda al coach paladino Giovanni Perdichizzi: può bastare una prova come quella fornita a Bologna per battere Napoli? Il tecnico si mostra prudente: «Forse dovremo giocare ancora meglio, e questo rientra nelle nostre possibilità. Sarà importante recuperare le energie fisiche e mentali, dimenticando Bologna. Non dobbiamo sentirci appagati per aver messo in difficoltà la Climamio. Oltre ai complimenti ci interessano i punti». Ma come pensa Perdichizzi di fermare la compagine partenopea, reduce dalla travolgente vittoria con la Viola, che tira dall'arco con il 48,4% e nell'area colorata si fa valere con il trio Cittadini-Rocca-Sesay? «Sarà fondamentale difendere bene sulle linee di passaggio e sull'uscita dai blocchi. Noi dobbiamo costruire la possibile vittoria partendo dalle marcature: ci dovrà essere una difesa intensa come contro la Fortitudo e Varese, e tenere l'uno contro uno. Poi in attacco tutto verrà più facile. Naturalmente dobbiamo prediligere il contropiede. Quanto ai giochi d'attacco di Napoli, bisognerà sacrificarsi sull'uscita dai blocchi di Stefansson e Larranaga, e tenere le partenze di Morandais». Perdichizzi sa che il principale neo difensivo di Napoli sta nei troppi tiri dall'arco che vengono concessi: «È una buona opportunità per i nostri tiratori, ma dobbiamo saper equilibrare gli attacchi cercando anche soluzioni per linee interne, coinvolgendo i lunghi, al fine di caricare di falli Napoli e conquistare tiri liberi». Sull'esito dell'incontro peseranno le sfide Perry-Greer e Nnamaka-Sesay. «Sicuramente. Ed io sono fiducioso che Marque riesca a limitare Greer che, peraltro, conosce molto bene. Da Perry mi aspetto una prova migliore di quella di Bologna sia nella scelta dei tiri che negli scarichi per i compagni (con la Fortitudo ha chiuso con 4 palle perse e - 3 di valutazione, ndc)». Confermata l'assenza dell'infortunato Jelic anche per stasera, sarà confermato lo starting-five di Bologna con Perry, Carter, Janicenoks, Nnamaka e Praskevicius.

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