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Gazzetta del Sud
lunedì 2 gennaio 2006 at 09:06


Un forte esterno italiano, anche di passaporto, che faccia da concreto impatto sul match. Il primo obiettivo dell'Upea Orlandina all'inizio del nuovo anno è questo, dopo che l'esiguità delle rotazioni a disposizione di coach Giovanni Perdichizzi è emersa in tutta la sua evidenza nel doppio ko di fine 2005 con Climamio Bologna e Carpisa Napoli. La strada per la salvezza è sempre aperta per i biancazzurri che hanno due squadre dietro (Viola e Avellino) e il vantaggio nella differenza canestri con la pari grado Roseto ma, alla ripresa del torneo, i paladini affronteranno due trasferte di fila molto difficili a Teramo e Reggio Emilia prima di chiudere il girone di andata al “PalaFantozzi” contro Roseto nello scontro-salvezza. Ecco perchè la società è chiamata all'ennesimo sacrificio, e in maniera rapida. Sulla gara persa contro Napoli, obiettivamente molto più forte pur senza l'infortunato Greer, torna nella sua disamina il tecnico dell'Upea. «Innanzitutto – afferma Perdichizzi – riconosciamo la forza dell'avversario e poi il fatto che a noi, attualmente, giocare due partite in 48 ore e con questa situazione di organico viene pesante. Ci manca un uomo non di ripiego, ma efficace nel settore degli esterni e senza per noi è molto dura. Inoltre Napoli due giorni prima aveva vinto contro la Viola quasi come in un allenamento mentre noi, reduci dal viaggio di Bologna, abbiamo accusato una naturale stanchezza e, verso la fine, abbiamo pagato in termini di lucidità. Ma anche per i problemi di rotazione che accusiamo nel reparto degli esterni: spesso e volentieri non abbiamo alternative anche in quelle situazioni, come nel tiro da tre punti, che è sempre un'arma importante durante le partite». Questo discorso è direttamente collegato al mercato: l'italiano che deve sostituire Traina deve essere da quintetto o un rincalzo utile per le rotazioni? «Deve essere un elemento che abbia impatto sulla squadra – risponde Perdichizzi – nelle scelte iniziali Janicenoks doveva partire dalla panchina per giocare nel corso dei match e dare qualità al settore degli esterni. Invece sta giocando 32-33' di media ma, potendolo fare di meno, la sua qualità aumenterebbe. È necessario, quindi, che arrivi l'esterno di impatto che ci è venuto a mancare sin qui». In merito ai risultati dell'ultima giornata e alla classifica, tuttavia, il tecnico paladino non sorride: «Penso che con due punti in più potevamo essere a quota 10 e fare un bel passo avanti in classifica, oltre ad agganciare diverse compagini. L'aspetto positivo è che l'atteggiamento della squadra è sempre buono, non smette di lottare sino alla fine anche in situazioni di stanchezza e con tutti i limiti che l'organico ha, come si conviene ad una matricola in questo campionato. Io penso – ripete ancora Perdichizzi – che, se riusciamo a trovare un buon giocatore che possa dare minuti di qualità a Janicenoks o allo stesso Perry, possiamo dire la nostra nel campionato e salvarci senza troppe difficoltà. Speriamo arrivi presto, magari già dalla prossima partita in trasferta contro Teramo». Sulle possibilità di salvezza dell'Upea si sofferma Piero Bucchi, tecnico di Napoli: «Capo d'Orlando – dice Bucchi – si può salvare anche perchè vedo che ha un organico ed un impianto di gioco superiore alle altre compagini che lottano per la permanenza. Delle squadre che stanno in basso, sicuramente l'Upea è quella che mi ha fatto una impressione migliore grazie anche alla sua buona guida tecnica, e ritengo che possa fare molto bene». Dopo un giorno di riposo la preparazione è ripresa in casa Orlandina, ma l'attenzione è incentrata nuovamente sulla sede sociale di vie Beppe Alfano per novità dal mercato che potrebbero maturare anche a ore.
Giuseppe Lazzaro
 

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