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Gazzetta del Sud sabato 7 gennaio 2006 at 09:06
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Franco Gramenzi presenta la sfida Teramo-Upea con il cuore diviso a metà per le squadre che ha allenato e portato in alto. Alla vigilia dei 40' del “PalaScapriano”, primo impegno ufficiale del 2006 per la Lega A, rivive emozioni non molto lontane nel tempo il “gentleman” della panchina che ha avuto tanto coraggio a prendere in corsa Casale Monferrato prima di Natale e adesso è alla ricerca di una difficile salvezza in Legadue con un organico adesso rivoluzionato. Gramenzi ha un bilancio di 0-3 ma è fiducioso sulla risalita dei piemontesi. Il tecnico, teramano doc, è stato il protagonista della promozione di Capo d'Orlando in Legadue nel 2001 e poi della favola cestistica della sua città, smentendo il detto “nessuno è profeta in patria”. Gramenzi arrivò a Teramo nel 2002 e fu subito promozione dalla B1 alla Legadue, quindi nel 2003 l'apoteosi della serie A dopo la dura finale vinta, 3-2 nella serie, sulla Pallacanestro Messina di coach Perdichizzi. Nel 2004, la salvezza anticipata in Lega A e il decimo posto finale, con il rilancio in grande stile dell'attuale capitano paladino Keith Carter. Nella scorsa stagione Gramenzi era a Scafati ma nulla ha potuto contro la scatenata Orlandina, pur raggiungendo la semifinale playoff, persa contro la Virtus Bologna e la finale di Coppa di Lega contro l'imbattibile Upea. In questa stagione era suonata qualche interessante sirena (vice-allenatore di Recalcati a Siena), poi il bravo allenatore abruzzese ha preferito restare alla finestra e adesso tenta la scommessa Casale. Con il morale non proprio a mille per la sconfitta subita giovedì in casa contro la capolista Ferrara (ma Casale era stato avanti sino al 30'), Gramenzi è, come sempre, di poche parole nel presentare Teramo-Upea di domani. «Un pezzo del mio cuore diviso a metà, con la squadra della città dove vivo e dove ho trascorso tre anni indimenticabili ed un'altra che mi è entrata nel cuore. Non finirò mai di ringraziare i tanti amici di Capo d'Orlando che mi chiamano sempre per salutarmi e parlare di basket». - Che partita sarà quella di domani? «Bella, tirata sino all'ultimo. Ma non mi fate fare pronostici. Vinca il migliore». - Cosa pensi dell'Orlandina? «Che ha già raggiunto un risultato straordinario partecipando ad un campionato come questo. Chiaramente ha modificato l'organico, ha avuto bisogno di cambi in corsa, ancora cerca un elemento. Sono cose che ci stanno per una matricola ma Capo d'Orlando ha le carte in regola per salvarsi». - Hai rilanciato Carter che adesso è il leader dell'Upea. «Nella mia carriera ho incontrato tanti bravi giocatori. Carter è uno di quelli con l'aggiunta di un cuore e di una voglia eccezionali. Veniva da un brutto infortunio ma due stagioni fa è stato super nel recupero, diventando uno dei punti di forza di quel Teramo». Ieri ultima seduta per l'Upea che oggi partirà alla volta dell'Abruzzo con il seguito di una cinquantina di tifosi dei “White Blue Capo”. Valenti è stato operato al menisco. Convocazioni confermate per i giovani Sindoni e Fazio per completare i dodici. Sul mercato e sulla caccia all'esterno italiano che manca, il direttore sportivo Diego Pastori è di poche parole: «Pensiamo alla partita, fino a lunedì è tutto fermo». Gazzetta del Sud |
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Queste le agenzie di
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Orlandina Basket
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