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Gazzetta del Sud mercoledì 11 gennaio 2006 at 09:58
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Nessuna novità dal mercato in casa Upea nella giornata in cui il direttore sportivo Diego Pastori ha ripreso i contatti con mezzo mondo alla ricerca dell'esterno con passaporto italiano o “Paisà”" da inserire nel roster e reclamato, a viva voce, da coach Giovanni Perdichizzi. Anzi, un altro dei desideri del tecnico barcellonese è ufficialmente sfumato visto che il play-guardia di proprietà di Milano, Daniele Cavaliero, ha firmato con Roseto, diretta rivale dell'Orlandina nella corsa alla salvezza. E così l'ex-triestino sarà di scena al “Pala Fantozzi” domenica 22 gennaio, ma non con la maglia biancazzurra ma con quella biancorossa degli abruzzesi nello scontro diretto che significherà parecchio per il futuro di entrambe le compagini. Brad Traina, intanto, tagliato dall'Upea il 20 dicembre, si è accasato in Turchia al Tuborg Izmir. «Non è facile trovare l'elemento giusto- dice Pastori- ma siamo al lavoro alacremente per accontentare la richiesta del nostro allenatore. Speriamo bene nei prossimi giorni». La squadra ieri si è ritrovata in palestra ed in serata allenamento anche per analizzare gli errori, a dir poco clamorosi ed evitabilissimi, che hanno impedito l'exploit di Teramo. Dal primo impegno del 2006 è però emerso un volto diverso e convincente, quello di Dusan Jelic, Mvp del match e mattatore della gara nella quale ha francobollato e persino irretito nervosamente il dirimpettaio e temuto Pervis Pasco costretto ai tre falli già dopo 5'. «Sto bene - dice il lungo serbo-greco - dopo che inizialmente ammetto di essermi trovato fuori forma e con problemi che mai avevo attraversato prima. Ho dovuto lavorare molto per dimagrire grazie anche all'apporto del preparatore atletico Pippo Ferrarotto e ho giocato una buona partita. Peccato perchè avremmo potuto vincere. In ogni caso ha perso l'Upea e non ha vinto Jelic e quando si vince siamo tutti insieme a farlo». Sin dal suo arrivo Jelic è stato paragonato a Rolando Howell ma sia le cifre che il confronto diretto di poco meno di un mese fa a Capo d'Orlando, vede avanti proprio l'ex-pivot di Avellino e Taugres Vitoria. «Quando vanno via - prosegue Jelic - i giocatori che hanno vinto un campionato così come ha fatto l'Upea lo scorso anno è logico che i ricordi restano scolpiti nella mente dei tifosi e poi si fanno i paragoni con chi arriva. Io ho sempre lavorato per cercare di stare bene e farmi trovare pronto e, tutti se ne sono accorti, sino ad un mese e mezzo fa magari giocavo positivamente ma chiedevo il cambio perchè avevo un minutaggio ridotto. Adesso non è più così». Il confronto. Ecco le cifre di Jelic che supera Howell. Per il lungo dell'Upea 24' di utilizzo, 147 punti (10,5 di media) con il 52% da due e il 35,7% da tre (sta diventando uno specialista dall'arco come ha dimostrato a Teramo con le tre triple infilate), 82,3% ai tiri liberi, 5,8 rimbalzi e 11,7 di valutazione. Quelle di Howell a Varese sono queste: 25', 8,8 punti, 5,1 rimbalzi, 12,2 di valutazione. «I numeri sono importanti- prosegue Dusan- ma a me non interessano questi paragoni. A me importa la salvezza dell'Upea». Giuseppe Lazzaro |
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