ORLANDINA Basket

Gazzetta del Sud
lunedì 16 gennaio 2006 at 12:21

L'infortunio di Praskevicius, l'urgente ritorno sul mercato, il “caso Perry”, una strada sulla via della salvezza che si complica anche per gli scellerati finali di gara che sono costati punti importanti. Il day-after in casa Upea, dopo l'ennesima occasione sprecata a Reggio Emilia, è fonte di preoccupazione forse mai come prima in questo primo anno in serie A in cui lo scotto da matricola è pagato ben oltre le attese. Va dato atto a coach Perdichizzi di aver impostato una grande difesa, che è risultata decisiva nel recupero contro la Bipop ma la vittoria è stata gettata al vento negli ultimi 10” per una tripla che Janicenoks non poteva trovare essendo chiuso da due uomini e con Jelic che ha sbagliato uno dei suoi pochi canestri sul rimbalzo, anche se in non perfetto equilibrio. Una palla che doveva e poteva essere gestita meglio e che ha lasciato un'amarezza indicibile. Eppure questa Upea con gli uomini contati sulle rotazioni, in difficoltà nel primo tempo, senza Praskevicius dopo 14', ha sfiorato la vittoria. Significa che la squadra c'è, ma che manca qualcosa per allontanarsi dalle zone paludose della classifica. Il prossimo confronto interno con Roseto o di riffe o di raffe deve assolutamente essere vinto: ma è anche lecito chiedersi in quali condizioni Perdichizzi potrà preparare la grande battaglia? Praskevicius non sarà il lungo salvatore della patria ma è un'ala alta preziosa, che assicura qualità, difesa e anche tiri. Ma il lituano sabato ha riportato una contrattura al polpaccio la cui entità sarà vagliata oggi dal dott. Sabatino Carianni, medico sociale. I tempi di recupero non dovrebbero essere lunghi ma il giocatore potrebbe rinunciare alla gara con gli abruzzesi. Ramelli, che nelle rotazioni è un grimaldello utile, anche al Pala Bigi ha confermato di essere bravo in attacco frontalmente ma assolutamente inefficace oltre che troppo falloso e statico in difesa. Perdichizzi, in pratica, continua a reclamare un esterno italiano di qualità ma la società prende tempo perché non è facile trovare il giocatore giusto e anche per una questione di costi. Ma il tempo passa mentre le altre si rinforzano. Un esempio viene da Avellino che oggi è una squadra completamente diversa,l avendo sistemato il quintetto con un americano dal carattere particolare ma dalla grande classe come Bobbit e attende il rientro del forte capitano Prato. Ma l'aspetto più preoccupante è diventato Marque Perry. C'è qualcosa che non va in questo giocatore, forse dal punto di vista mentale. Criticato dopo l'erroraccio dell'infrazione degli 8” di Teramo, il play che ha indossato l'estate scorsa la maglia della nazionale Usa alle qualificazioni mondiali, in Emilia ha avuto piena fiducia (36' sul parquet) ma è stato a dir poco irritante seppur sacrificandosi in difesa per cercare di contenere l'ex McIntyre. Ma quello che era il nono giocatore nella classifica marcatori quasi sarcasticamente ha prodotto il 100% in attacco ma solo con un tiro in assoluto da due e due tiri liberi su due avuti insaccati nel primo quarto. Poi basta: nessun altro tiro tentato, alcuna penetrazione, niente iniziative personali. Classe e talento non si discutono ed è chiaro che qualcosa non va a livello mentale. Toccherà alla società farsi sentire, e soprattutto al presidente Enzo Sindoni, che in queste situazioni esulanti dagli aspetti tecnici solitamente interviene con decisione. Perchè l'Upea non può giocare contro Roseto con questo Perry in quanto il suo contributo in attacco è fondamentale anche per non caricare troppo i già spremuti Carter (che cuore di capitano e che classe anche a Reggio Emilia...) e Janicenoks. Intanto la penultima di andata consegna, nella lotta per la salvezza, la vittoria di Avellino a Livorno, la prevista sconfitta della Viola a Bologna contro la Fortitudo e, soprattutto, il successo di Siena a Roseto. Si resta quasi come prima e la rabbia per i due punti persi sabato, aumenta.

Prima pagina - Stampa