ORLANDINA Basket

Gazzetta del Sud
sabato 25 febbraio 2006 at 09:52

Rinfrancata nel morale dopo la performance di Livorno che le ha consentito di abbandonare quella scomodissima penultima posizione (gli ultimi due gradini sono adesso occupati da Avellino e Viola Reggio Calabria, rispettivamente con 8 e 6 punti), l'Upea Capo d'Orlando tenterà stasera al PalaVerticalVision (inizio ore 20,30) di bissare l'exploit con Cantù, grande delusione del torneo. Solo 4 lunghezze separano, infatti, la formazione brianzola (14) dai paladini (10), ma ben diversa è la condizione psicologica dei contendenti alla vigilia di questo scontro: i canturini non hanno ancora vinto nel girone di ritorno e sono consapevoli che nell'eventualità di un ulteriore scivolone verrebbero risucchiati nella lotta per non retrocedere. Insomma, i biancoblù allenati da Pino Sacripanti attraversano un momento delicato in quanto continuano a pagare il fio dell'assenza in squadra di un giocatore carismatico in grado di lasciare un'impronta indelebile nel finale delle partite, e di preoccupanti limiti fisici, mentali e caratteriali. Viceversa verrebbe difficile capire sconfitte come quella rimediata a Milano 15 giorni fa con l'AJ (conducevano +12 al 29'), e prima ancora in casa con Roseto. Manco a dirlo, un k.o. interno stasera avrebbe effetti psicologici catastrofici per i canturini che, infatti, nel prossimo turno dovranno vedersela in trasferta con Avellino, altra concorrente per la salvezza. Sacripanti ha recuperato in extremis l'ex Viola Nicolas Mazzarino che aveva saltato in settimana alcuni allenamenti per un affaticamento muscolare, mentre è ancora out il lituano Katelynas che sta lavorando a parte per recuperare dall'infortunio al braccio destro. E dovrà fare anche a meno di Phil Jones che ha rimediato una botta ad una caviglia ed è stato trasportato in ospedale per accertamenti. Stando allo staff medico canturino dovrebbe saltare tre o quattro gare.
Ma che partita dovrà giocare l'Orlandina per "sbancare" il parquet brianzolo? La ricetta del coach Perdichizzi è presto fatta: «Difesa dura, contropiede e poi saper innescare quei giocatori che presentano vantaggi. Se arriveremo all'ultimo quarto attaccati a Cantù, allora l'impresa potremo anche compierla». Il tecnico analizza anche le caratteristiche dell'avversario: «Dovremo temere i canturini sia dal perimetro che da sotto perché dispongono di buoni tiratori come Barrett, Collins, Mazzarino che sanno costruirsi tiri da 3, mentre dentro si fanno rispettare i vari Jurak, Michelori e soprattutto Stewart. Quest'ultimo va limitato sporcandogli le linee di passaggio e aiutando molto quando prende la palla».
Ma cosa cambia nel gioco dell'Orlandina con l'esordio del centro bulgaro Vasco Evtimov? Complessivamente parecchie cose in meglio rispetto a quando giocava Jelic, come ci tiene a sottolineare Perdichizzi: «Perdiamo in attacco come punti, ma acquistiamo sicuramente in dinamismo. Vasco sa fare in difesa quelle piccole cose che contano tanto. Cambierà l'atteggiamento degli avversari nelle transizioni e saranno scoraggiate le penetrazioni. Ma, soprattutto, con l'arrivo di Evtimov è cambiato il clima all'interno della squadra. »
Quintetto base con Perry, Carter, Janicenoks, Praskevicius ed Evtimov. Dalla panca usciranno Nnamaka come preziosissimo "3" tattico e Fabi per far rifiatare Carter, oltre naturalmente l'ex Levin, cambio in regia.
Walter Mangano

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