ORLANDINA Basket

La Repubblica
lunedì 6 marzo 2006 at 09:45

«Torno a casa felice». Esordisce così durante le interviste del dopo partita Sasha Djordjevic. Il coach dell´Armani Jeans ha centrato il quarto successo consecutivo stabilendo il primato della stagione. «Una vittoria meritata la nostra - spiega l´ex playmaker serbo - grazie ad uno straordinario Galanda, ma anche a tutta la squadra, che ha dato il massimo».
Atmosfera tutta particolare in riva al Tirreno, dove l´Olimpia ha ricevuto onori e accoglienza insolite. «Vorrei sottolineare che questo è uno dei più bei giorni della mia vita cestistica - riconosce Djordjevic - sono rimasto più volte con la pelle d´oca per il grande tifo e l´accoglienza dell´ambiente che ci ha ospitati: chapeau a tutti, al presidente Enzo Sindoni, alla sua società e allo splendido pubblico. È una serata che non dimenticherò mai. Non avevo mai visto una cosa del genere e io di esperienza ne ho parecchia dopo tutti questi anni di pallacanestro. Una vittoria bella soprattutto per il tifo e l´accoglienza nei confronti della nostra squadra che è stata trattata, sì come avversaria, ma con un grande spirito sportivo. Mi sono commosso fin dall´inizio, quando lo speaker ci ha introdotti».
Ieri sera a Capo d´Orlando ha vinto lo sport con il tutto esaurito del Palafantozzi. Tremilacinquecento persone ad applaudire, cantare e danzare con i colori della squadra biancoazzurra e che hanno stupito anche i biancorossi milanesi. Lo conferma anche Giacomo Galanda, capitano della Nazionale e veterano di decine di battaglie e di trasferte, anche lui emozionatosi quando lo speaker ha annunciato la squadra milanese elencando i trofei conquistati dall´Armani Jeans: «Meravigliosa accoglienza che rende ancora più emozionante la vittoria. Devo riconoscere che la nostra squadra ha confermato il suo potenziale tecnico. Le nostre ultime quattro vittorie consecutive confermano che ogni volta si sono trovati gli uomini giusti. Io uomo decisivo? Beh, sì, questa volta sono riuscito a dare il massimo. Mi sentivo bene fisicamente, ho ritrovato agilità e la precisione della mia mano».
Protagonista anche Dante Calabria, messo a dura prova dal dirimpettaio Keith Carter. «Sì è stata davvero una bella partita - concorda l´italoamericano - queste vittorie servono a lavorare giorno per giorno con un incentivo in più. Proseguendo così potremo di certo arrivare tra le prime quattro squadre in classifica, che è poi il vero obiettivo della stagione regolare prima di giocarci tutto nei playoff».
(g.b.)

Prima pagina - Stampa