ORLANDINA Basket

Gazzetta del Sud
venerdì 17 marzo 2006 at 09:11

Attenzione a questo Avellino. Coach Perdichizzi sta catechizzando i suoi giocatori a dovere sulla pericolosità del complesso irpino, che vanta uno score di 5 partite vinte e 18 perse ma è capace, con un quintetto di spessore, di mettere in crisi anche qualche big: la netta vittoria arrivata a Milano domenica scorsa ne è la dimostrazione. Il tallone d'Achille dei prossimi avversari dell'Upea, nell'attesissima sfida salvezza del "Pala Fantozzi", è certamente la difesa che, allo stato attuale, è la peggiore tra tutto il lotto di partecipanti: 1.965 punti al passivo (85,4 di media). Un motivo in più per l'Upea sul quale lavorare considerando che Capo d'Orlando alla voce attacco è cresciuta negli ultimi due mesi e, attualmente, è undicesima con 1.832 punti fatti (79,6).
In difesa l'Orlandina è la quattordicesima tra le meno perforate (1.923 punti al passivo, media 83,6) mentre in attacco Avellino ha il posto numero 14 con 1.726 punti segnati (75 di media). Ma l'esito del match di domenica per i verdi del tecnico Capobianco (appena in B2 a Salerno la scorsa stagione e subentrato, da vice, all'esonerato Giuliani già nel girone di andata) dipenderà dalla presenza e anche dalla voglia di David Young. Ieri sera la giovane e promettente guardia si è sottoposta ad una risonanza magnetica al ginocchio infortunato che ne avrebbe impedito l'utilizzo a Milano. Usare il condizionale è d'obbligo in quanto sono molti i dubbi che alimentano la reale intenzione di Young di proseguire la stagione ad Avellino.
Un mese fa il giocatore è stato richiesto dal Maccabi Tel Aviv, bi-campione d'Europa ma la società campana ne ha impedito la partenza e da allora i rapporti con l'atleta americano non sono più idilliaci. Inoltre è rientrato, dopo un lungo infortunio, il capitano Prato e questo ha comportato degli squilibri all'interno del gruppo considerato che, per qualche titolare, il minutaggio si è ridotto. Malumori che emersero nel penultimo turno di campionato quando l'Air gettò al vento due punti già in tasca contro Cantù: rimbalzo sbagliato di Young, palla inopinatamente persa da Bobbitt, contropiede e tripla decisiva di Collins per i brianzoli.
Se Young sarà sul parquet, l'Upea dovrà raddoppiare la pressione difensiva viste le cifre del fromboliere americano: 20,4 punti. Diversamente, l'attenzione dovrà restare alta con Capobianco che si affiderebbe allo starting-five vincente di Milano. In regia ecco il 33enne ma validissimo oltre che buon difensore Davide Bonora (ex di Virtus Bologna, Treviso, Verona, Roma) che segna 5,1 punti con 3,5 assist. Guardia Patricio Prato, argentino con passaporto italiano, sotto controllo della Fortitudo Bologna (16 presenze per l'infortunio, 15,6 punti e 15,7 di valutazione); l'altro esterno, se non ci sarà Young, è il congolese con passaporto belga Patrick Mutombo, alla Pallacanestro Messina due stagioni fa (6,4 punti+4,3 rimbalzi). Sotto canestro il greco Dorkofikis ( 6 punti+4 rimbalzi) e, soprattutto, il centro Brandon Brown, molto pericoloso, dalla ottima mano (14,5 punti), che cattura rimbalzi in quantità (8,8) e che ha una delle migliori valutazioni in assoluto del torneo (23). Capobianco, inoltre, dalla panchina non ha molto a cui attingere, ma può contare sul migliore sesto uomo della serie A perchè Tony Bobbitt, se è in serata-sì (come a Milano: 24 punti e 6/9 dall'arco), è capace di fare sfracelli.
Sino alla scorsa stagione ai Los Angeles Lakers, Bobbit ha totalizzato 12 presenze con 12,8 punti proprio a causa del suo carattere che si abbina ad un rendimento alterno: ma è anche vero che se fosse stato continuo, forse non sarebbe stato in Italia a lottare per la salvezza.
Ecco i punti di forza di questo Avellino che l'Upea deve battere per mettere la salvezza quasi in cassaforte.
Giuseppe Lazzaro

Prima pagina - Stampa