ORLANDINA Basket

Gazzetta del Sud
martedì 21 marzo 2006 at 09:28

La vittoria del gruppo. L'atteggiamento dell'Upea nell'ultimo mese e mezzo porta a questa considerazione nel day-after" che ha consacrato l'importantissimo successo ai danni di Avellino che vale doppio in chiave salvezza. Le statistiche dicono che questa è stata la settima vittoria in serie A per i biancazzurri, la prima in casa del 2006 (il "Pala Fantozzi" era inespugnato per i padroni di casa dal 18 dicembre) ma, soprattutto, il terzo successo registrato nelle ultime cinque partite comprensive di due trasferte. Ed è questo il dato su cui riflettere per far luce sulla classifica che sorride all'Orlandina non solo per il vantaggio di 4 lunghezze su Avellino, 2 su Roseto e 8 sulla ormai quasi spacciata Viola ma anche per il computo degli scontri diretti, fondamentale in caso di arrivo a pari punti il 14 maggio: 2-0 su Livorno e Avellino, 1-1 ma vantaggio favorevole nella differenza canestri contro Cantù che non è certamente fuori dalla mischia, 0-1 con Roseto e 1-0 con la Viola. Malgrado la sconfitta subita a Capo d'Orlando l'impressione è anche quella che, in questo momento, dopo avere perso Flores e con gli altri extracomunitari al di sotto del rendimento visto in precedenza (vedi Martinez), è Roseto la squadra che sta peggio considerato anche che dovrà rendere visita ad Avellino alla quint'ultima giornata. Il calendario dei paladini è diviso in tre settori. Dopo la trasferta di domenica a Biella, subito la possibilità di poter centrare due altri punti importanti contro la Viola in casa, quindi un ciclo terribile (Roma fuori, Treviso tra le mura amiche, Varese in esterno, Fortitudo in casa, Napoli fuori), prima del rush finale con due gare consecutive nel catino del "Pala Fantozzi" (3.500 spettatori di media fissi) contro Teramo e Reggio Emilia per chiudere a Roseto. Basteranno, ipotizzando certi i pronostici di partenza, magari 20 punti con le vittorie interne contro Reggio Calabria, Teramo e Reggio Emilia? È possibile, leggendo anche il cammino delle avversarie e gli scontri diretti in programma. Tornando al match di domenica grandi meriti vanno attribuiti a coach Perdichizzi che, dopo l'addio a Jelic e l'arrivo di Evtimov ed Esposito, ha avuto la possibilità di allungare la panchina. Perfette le rotazioni del tecnico barcellonese, con il suo "starting-five" nuovamente andato in doppia cifra come a Livorno (seppur senza ancora Evtimov) e Cantù e con buoni contributi dalla panchina con il rispolverato Phil Ramelli che ha sciorinato una grandissima prestazione non solo in attacco (pare che abbia un conto aperto con Avellino visto che all'andata fu il giustiziere degli irpini) ma anche in difesa aiutando Evtimov e Praskevicius quando il lungo lituano ha rilevato, da centro, il franco-bulgaro. Dei titolari, gara tutto sacrificio per Carter che ha cancellato il temuto Bobbit, super-Perry che ha giocato stringendo i denti per il noto problema che lo affligge al polso ed ha pure conquistato 10 rimbalzi e lodi per Praskevicius, nel secondo tempo devastante con le sue triple ed il canestro pazzesco che ha infilato a 16 secondi dalla sirena. Ma il gruppo è integrato anche da chi sta fuori come Xiarchos e Moltedo il quale ultimo, accomodatosi in tribuna stampa, ha dispensato consigli ed incoraggiamenti ai suoi compagni come fosse un assistente.
Giuseppe Lazzaro

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