ORLANDINA Basket

Gazzetta del Sud
lunedì 27 marzo 2006 at 08:47

Animi sereni al termine del match nonostante la sconfitta subita contro l'Angelico Biella. L'Upea, infatti, non ha nulla da rimproverarsi per come ha giocato contro la solida squadra biellese. «Prima di tutto devo fare i complimenti a Biella – attacca sereno coach Giovanni Perdichizzi – nella seconda parte di gara è stata praticamente perfetta. Noi dopo i primi due quarti sinceramente un po' ci speravamo. La gara si era messa nei canali giusti. Eravamo riusciti a tenere basso il ritmo per evitare che Biella si esaltasse. È bastato smettere di difendere come si deve per cinque minuti e loro hanno preso il sopravvento. Hanno preso quei sette-otto punti di vantaggio che ci sono stati fatali».
Ma più che di demeriti di Capo d'Orlando si deve parlare dei meriti di Biella, che ha saputo invertire il trend della partita: «È vero – aggiunge Perdichizzi – noi abbiamo mollato solo qualche minuto. Ma loro sono diventati aggressivi, si sono messi a difendere molto meglio rispetto a quanto avevano fatto nei primi due quarti. La differenza si vede nelle nostre statistiche che sono diminuite drasticamente. Poi con il fatto che dovevamo recuperare ci siamo messi a giocare al loro ritmo. E lì ci hanno stroncato definitivamente visto che hanno potuto giocare in campo aperto».
Nonostante la sconfitta, il tecnico dell'Upea è soddisfatto della prestazione dei suoi: «Non era facile pensare di poter vincere a Biella. Ripeto: abbiamo giocato bene per metà gara, con la giusta concentrazione, determinazione e mentalità. Ma è mancata la continuità».
Di buona fattura la prestazione di Vincenzo Esposito, l'ultimo arrivato in casa Upea: «Sapevamo che per vincere a Biella ci voleva un'impresa. Abbiamo accarezzato il sogno giocando a tratti molto bene. Peccato che non siamo riusciti a tenere nel loro migliore momento. Quando hanno fatto i due minibreak nel terzo periodo non c'è stato più nulla da fare. La salvezza passa anche dal nostro atteggiamento, che è positivo. Chiaro che poi bisogna vincere, specie in casa e negli scontri diretti». (g.t.)

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