ORLANDINA Basket

Gazzetta del Sud
mercoledì 5 aprile 2006 at 09:17

La meta è vicina. Per la seconda stagione consecutiva è Giovanni Perdichizzi il grande condottiero del miracolo sportivo dell'Upea oltre al presidente Enzo Sindoni. La formidabile accoppiata che si è giurata amore con una stretta di mano nell'estate 2004 e la firma su un contratto triennale, sta portando a compimento un'altra annata eccezionale: dopo la straordinaria promozione della scorsa stagione è vicina la salvezza in serie A, quella che il tecnico barcellonese definisce non paragonabile alla conquista di uno scudetto ma di una Eurolega. A mente fredda Perdichizzi fa il punto sulla situazione e, soprattutto, getta acqua sul fuoco degli entusiasmi visto che ci sono otto partite da giocare.
Ma lo "sceriffo" è abituato a fare sempre il pompiere: tutti ricordano che, nella storica serata del 14 aprile 2005 a 30 secondi dalla fine del match-promozione vinto con Ferrara, mentre si preparava la festa lui dava ancora disposizioni ai suoi uomini sul parquet. «Contro Avellino e Viola- dice il coach- eravamo già pronti, sapevamo le difficoltà che ci sono poi state, avevamo la giusta tensione sapendo che dovevamo vincerle entrambe. Reggio Calabria inoltre poche volte ha presentato in questo campionato il suo organico al completo e a Capo d'Orlando lo ha fatto dimostrando che, senza le vicissitudini avute ed i cambi di allenatore, poteva magari lottare per la salvezza».
C'è stato un momento in cui avete pensato che tutto poteva andare a rotoli?
«No, perchè non siamo mai stati con l'acqua alla gola. Siamo stati bravi a rimanere tranquilli, lavorando, non perdendo mai la testa nei momenti difficili, intervenendo con dei correttivi laddove si riteneva di apportarli e siamo riusciti a tirarci fuori con le nostre forze e lavorando con il gruppo. Abbiamo preso Evtimov nel momento in cui c'erano determinate cose all'interno della squadra e poi Esposito per migliorare, come si ripeteva da tempo, la gestione e le rotazioni degli esterni e sicuramente anche Carter e Janicenoks ne hanno tratto beneficio potendo riposarsi e difendere con maggiore intensità. Evtimov ci ha saputo anche dare la carica agonistica, pensa prima di tutto a difendere e a prendere i rimbalzi ed ha saputo integrarsi nello spirito nuovo che la squadra ormai sta facendo vedere da due mesi a questa parte».
Anche Esposito ha molta fiducia dopo i 27' di domenica.
«Dico solo che un giocatore come Hunter arrivato a Napoli da poco, uno dei migliori americani che c'erano sul mercato, sta giocando 2 minuti di media. Questo perchè l'inserimento di un giocatore, arrivato in corso d'opera, non può avvenire nel giro di una settimana o di dieci giorni. La mia mentalità è quella di mettere in primo piano la squadra, poi i singoli e l'innesto di nuovi giocatori. Esposito si è integrato perfettamente, il giocatore ed il campione non si discutono ma non avevamo dubbi, nè su Enzo e nè su Evtimov intorno a cui circolavano voci strane. Sono ragazzi-super che hanno saputo cambiare il volto al gruppo insieme al vecchio nucleo».
Qual è la percentuale per il raggiungimento della salvezza?
«Non voglio parlarne. Pensiamo alla partita contro Roma, la prima di cinque gare difficilissime. Dobbiamo restare calmi, senza perdere la testa e, magari, cercare di vincere qualche sfida importante come accaduto con Varese nel girone di andata».
Giuseppe Lazzaro

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