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Gazzetta del Sud martedì 11 aprile 2006 at 08:58
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Una sconfitta senza danni in classifica ed una giornata in meno verso la conclusione del campionato. L'attesa serata del "Pala Tiziano" viene archiviata così dall'Upea Orlandina consapevole, come ha ammesso in sala stampa coach Giovanni Perdichizzi, che la fisicità ed il maggiore spessore tecnico dei solisti di una Lottomatica Roma che non è ancora una orchestra ben definita nei settori, ha fatto la differenza nel secondo tempo. I paladini hanno fatto sognare i quasi cinquecento sostenitori arrivati da Capo d'Orlando per 20' grazie allo show dell'ex Evtimov che, probabilmente, ha fatto rimpiangere più di un dirigente romano visto che, in questa stagione, la truppa del tecnico Pesic paga dazio proprio nel ruolo di "5" dove non ne è andata bene una: via Van Den Spiegel, fuori Trent, non convince Ekezie. Nella ripresa, malgrado la buona prova di Carter, la pressione difensiva di Roma ha imbalsamato le mani degli esterni ospiti, Perry, oltre che penalizzato dai falli, ha messo in mostra una delle sue prove più disastrose al pari di Praskevicius; forse dalla panchina poteva arrivare qualche idea in più visto che l'inguardabile Levin potrebbe essere magari cambiato da Fabi e Ramelli, evidentemente, trova solo nelle gare casalinghe la fiducia del tecnico rimanendo a scaldare la panca per tutti i 40'. Ma è anche vero che davanti c'era gente del calibro di Hawkins, Tonolli, Giachetti (per citare i più positivi della Lottomatica) ed è bastato con un Bodiroga "normale" affinchè Roma si riconciliasse un po' con il suo freddo pubblico. Ma proprio dalle tribune arriva il segnale positivo della Domenica delle Palme. La marea biancazzurra che ha invaso la capitale conferma che non c'è alcuna società in serie A, anche tra le "big", che può vantare un seguito simile. Pure gli appassionati di basket romano con in testa il primo tifoso della Virtus, il sindaco Walter Veltroni, sono rimasti impressionati dal calore e dall'entusiasmo dei sostenitori dell'Orlandina alla fine ugualmente soddisfatti perchè anche loro hanno scritto un'altra pagina importante di questa stagione comunque andrà storica. Peccato per quanto accaduto nel corso dell'intervallo ma i quattro, contati, pseudo-tifosi romani che erano riusciti a togliere parte di uno striscione, tra l'altro isolato, affisso dai "White Blue Capo" non solo hanno restituito il maltolto ma si sono buscati i rimproveri dello stesso sindaco Veltroni e le critiche dei loro stessi concittadini. Cose che capitano, l'importante è che nulla di più è accaduto. La decima giornata di ritorno non è da considerare del tutto negativa: Roseto è tornata alla vittoria e ha guadagnato più due punti su Avellino che due sull'Orlandina perchè sono gli irpini, dopo avere perso come da pronostico sul parquet della Climamio Bologna, a doversi preoccupare seriamente avendo 4 punti da Roseto e 6 da Capo d'Orlando che sono poi 8 visto che l'Upea vanta il 2-0 negli scontri diretti. E mancano adesso sette partite alla fine anche se il prossimo impegno dei paladini mette i brividi. Sabato sera (ore 20,30) la visita della capolista Benetton Treviso non promette l'arrivo di uova di pasqua dal sapore dolce anche se c'è la certezza che al "Pala Fantozzi" in ogni caso si vivrà un'altra serata indimenticabile. Giuseppe Lazzaro |
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Orlandina Basket
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