ORLANDINA Basket

Gazzetta del Sud
giovedì 20 aprile 2006 at 09:35

Ripartire dalla bella prova con Treviso, ancorché non coronata dalla vittoria, per centrare stasera sul parquet del PalaMasnago (inizio ore 20,30), contro una Whirpool Varese senza stimoli (la sconfitta di Reggio Emilia gli ha precluso quasi definitivamente l'obiettivo dei playoff), un successo decisivo per chiudere il discorso salvezza. A prescindere dalle notizie che arriveranno da Roma dove è impegnata l'Air Avellino, diretta concorrente per la sopravvivenza, distanziata di 4 lunghezze a 6 turni dalla conclusione della stagione regolare.
È questo l'imperativo categorico dell'Orlandina che nella sconfitta, sicuramente amara (quel tiro di Praskevicius carambolato tra ferro e tabella, per poi uscire dal canestro a 2" dalla sirena, urla ancora vendetta) coglie però il dolce retrogusto della consapevolezza dei propri mezzi, che non sono proprio quelli di una squadra costretta ad annaspare tra perigliose acque.
Se affermiamo che per 36' non si era capito al "PalaFantozzi" chi fosse la capolista tra Orlandina e Treviso non ci discostiamo dalla verità: difesa forte e, all'uopo, sporca quando in difficoltà a rimbalzo, al cospetto di Goree e Bargnani, non bisognava far capitalizzare i secondi tiri; ritmo elevato e rapida circolazione di palla sul perimetro finalizzata alla preparazione di tiri selezionati alternati ad azioni per linee interne, con il coach trevigiano costretto a far ruotare i suoi giocatori alla ricerca della quadratura del cerchio.
Peccato, poi, che i paladini abbiano anticipato la ricreazione negli ultimi 68", sempre della seconda frazione, subendo un break di 7-0 (44-41) ed abbiano lasciato la testa negli spogliatoi dopo l'intervallo per 3' venendo puniti con un parziale di 18-5 (49-58), determinato dalle comode triplone di Goree, Nicholas e Bargnani.
Il coach Giovanni Perdichizzi dà la sua spiegazione di queste amnesie, temporalmente limitate ma ugualmente inquietanti per la loro frequenza: «Non è un fatto fisico ma mentale, che ci capita tutte le volte che incontriamo difficoltà ad andare a canestro. Siamo presi da una sorta di depressione che non ci fa più ragionare. Contro Treviso, però, a differenza di altre volte, abbiamo trovato la forza di reagire rientrando prepotentemente in partita. Un buon segnale in vista della gara di Varese che, sicuramente, è alla nostra portata».
Il tecnico paladino indica la chiave tattica per battere la compagine lombarda: «Sarà fondamentale difendere intensamente, catturare rimbalzi e ripartire in contropiede, mantenendo sempre alto il ritmo della partita. Non dovremo poi farci irretire dal loro gioco vicino ai 24", né concedere troppa confidenza ai loro piccoli Collins e Garnett (in dubbio per un problema alla caviglia), molto pericolosi dall'arco. Attenzione anche alla batteria dei lunghi con l'ex Rolando Howell e Fernandez». Perdichizzi di Varese non teme l'"attacco 23" alla zona, impostato alternativamente con gli scarichi per i centri o per i tiratori, perché la difesa a zona non rientra tra i suoi piani nemmeno stasera: «Difendiamo poco a zona anche per le caratteristiche dei nostri giocatori, espressione di varie culture cestistiche».
Intanto migliorano le condizioni fisiche del centro Evtimov che pur risentendo di un fastidioso dolore al piede partirà nel quintetto-base, anche se il suo minutaggio sarà inevitabilmente ridotto. Quando il franco-bulgaro tornerà in panca, da "5" giocherà Praskevicius (che, quindi, incrocerà Howell), mentre nel ruolo di ala forte, si alterneranno Ramelli e Nnamaka.
Con Evtimov in campo, il lituano dovrà in attacco aprire il campo, mentre in difesa dovrà dare il suo aiuto su Howell.

Walter Mangano

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