ORLANDINA Basket

Basketground
venerdì 5 maggio 2006 at 09:20

Non contiene la sua gioia, Giovanni Perdichizzi, dopo la vittoria di Napoli della sua Upea Capo d'Orlando, che interrompe così una striscia di quattro sconfitte consecutive, due delle quali di strettissima misura contro Varese e Treviso.
"Sono contento per come abbiamo giocato, pur senza il nostro miglior attaccante (Keith Carter, ndr) siamo riusciti ad esprimere una grande pallacanestro. Sapevamo che non potevamo competere contro una squadra forte come Napoli sul piano del puro talento, ma ho chiesto ai ragazzi una maggiore sfrontatezza, di sentirsi liberi di osare, e talvolta di uscire dal sistema. Così è stato, e ognuno di noi, dal massaggiatore in su, ha dato ancora più del solito per portare a casa una vittoria pesantissima".
Che proietta l'Upea con 18 punti verso le ultime tre giornate di campionato, a +2 su Roseto (che ha vinto in Sicilia e riceverà i paladini all'ultima di campionato) e Avellino (2-0 a favore del team di Perdichizzi), dovendo affrontare le prossime due gare in casa, contro Teramo e Reggio Emilia.
"All'andata furono due sconfitte dolorose, eravamo a un passo dal vincerle entrambe e invece siamo tornati a casa senza punti: adesso non possiamo più sbagliare, la nostra possibilità di salvarci dipende da queste due gare. Se vinciamo, sono convinto che la meta non ci sfuggirà, e sarebbe un grande orgoglio essere l'allenatore della prima squadra siciliana che riesce a salvarsi nella massima serie".
Se elogia il gruppo in toto, dove si segnalano un Esposito finalmente produttivo in attacco e lo svedese Nnamaka decisivo nel finale di partita con le giocate difensive, il coach ha parole dolci per Marquee Perry e Virginjius Praskevicius, spesso molto criticati dai tifosi.
"Anche a Napoli sono stati fondamentali, e non è la prima volta che capita in trasferta. Al PalaFantozzi, invece, sono i primi a sentire la pressione, ma devo dire che i loro problemi sono nati da pecche strutturali che la squadra aveva all'inizio della stagione. Sono convinto che con questo roster all'inizio del campionato oggi giocheremmo per qualcosa di più della permanenza".
Torniamo alla partita, una volata vincente vi ripaga delle tante sconfitte di misura?
"Si, nel senso che dopo tanta sfortuna è arrivato un risultato per noi tanto fondamentale quanto insperato, data la forza dell'avversario, che ha vinto la Coppa Italia solo due mesi fa, e per noi l'assenza di Carter. Siamo stati bravi e coraggiosi nelle nostre scelte, dopo il primo tempo avevo chiesto di limitare specialmente Sesay e Morandais, dato che Greer quando è in serata è immarcabile. Ma tenere loro fuori ritmo è stata la chiave per controllare noi tatticamente la partita".
Domenica, contro Teramo, Perdichizzi si gioca un match decisivo contro la Navigo.it Teramo dell'ex Mike Bernard, che aveva iniziato la stagione in Sicilia, ma soprattutto di Matteo Boniciolli, che sconfisse il coach isolano in finale per la promozione in A1 nel 2000 e gli subentrò sulla panchina di Messina nella stagione 2003/04.
"Adesso queste cose non mi toccano. Non penso alla cabala, anche perchè Matteo è un amico e ho sempre avuto un bel rapporto con lui. Sto vivendo questo rush finale con la stessa emozione e intensità dei playoff con Messina nel 2003, quando sfiorammo l'accesso alla Serie A. Ora al traguardo ci voglio arrivare".
Pietro Scibetta

Prima pagina - Stampa