ORLANDINA Basket

Gazzetta del Sud
martedì 9 maggio 2006 at 08:54

La bellezza del basket, come di tante discipline di squadra (dalla pallavolo, alla pallanuoto, al rugby alla pallamano) è la purezza.
In un momento in cui le nefandezze del calcio italiano emergono, per l'ennesima volta, in tutta la loro meschinità e stavolta dovrebbero portare - finalmente - ad una indifferibile opera di purificazione per ridare, a distanza di tanti anni, credibilità allo sport più popolare, ecco che la domenica cestistica (la terz'ultima a livello di massima serie) regala un'altra pagina limpida. Anche se a svantaggio di una delle realtà più genuine e brillanti del Sud: l'Orlandina.
Per l'ennesima volta il presidente biancazzurro Enzo Sindoni ha mostrato saggezza, senso della realtà e innata sportività. In un momento difficile per la sua creatura - che poteva mettere le mani sulla salvezza e invece si è complicata la vita da sola, sbagliando l'approccio al match - Sindoni ha esaltato i meriti dei giocatori di Teramo e indirettamente la correttezza del sistema-basket, dal momento che gli abruzzesi, pur non avendo più nulla da chiedere al campionato, hanno onorato l'impegno, segnando oltre 100 punti in trasferta.
Se qualche fischio arbitrale ha penalizzato l'Upea, sarà giusto protestare con forza nelle sedi competenti; ma la verità è che dopo l'impresa di Napoli, la gara con la Navigo.It sarà sembrata, alla vigilia, la più facile della stagione e così è stato dimenticato che sul parquet - in Italia, nella Acb spagnola o nella Nba - si gioca sempre per vincere. Come del resto, ancora due giorni fa, ha dimostrato Livorno che con la permanenza virtualmente conquistata, ha addirittura sbancato il PalaVerde di Treviso, costringendo la Benetton a dire addio ai sogni di primo posto in regular season. E di situazioni simili, verificatesi nelle ultime settimane, ce ne sarebbero tante da ricordare e incorniciare.
E allora massima concentrazione in tutto l'ambiente paladino (squadra, staff tecnico, società, tifosi) in vista del match più importante dell'anno, giovedì al PalaFantozzi contro Reggio Emilia. Una squadra, guarda caso, tra le più rigorose di questo finale. Da tempo fuori dai playoff, la Bipop scende in campo come se ogni partita fosse una finale. E proprio giovedì scorso ha stravinto a Milano, frenando la corsa dell'Armani verso la migliore posizione nella griglia dei playoff.
In casa Upea, quindi, alt al vittimismo. Come dice giustamente Sindoni «guardiamo avanti con fiducia, pensando di aver perso a Napoli e vinto con Teramo. Il nostro programma-salvezza sarebbe in linea con le aspettative».
L'Orlandina, siamo certi, ce la farà a tagliare positivamente il traguardo. Intanto, però, viva il basket, viva lo sport pulito.
Paolo Cuomo

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