ORLANDINA Basket

Gazzetta del Sud
lunedì 22 maggio 2006 at 09:38

La grande soddisfazione e ambiziosi progetti per il futuro. L'area tecnica dell'Upea, guidata dal direttore generale Francesco Venza, ha visto per il quarto anno di fila sulla scrivania da direttore sportivo Diego Pastori.
Conclusa l'annata, è tempo di ultimi bilanci e di prime proiezioni verso il futuro: e Pastori, arrivato a Capo d'Orlando nell'estate del 1999 per potenziare un gruppo che puntava alla promozione in B2, nel progetto-Upea ci sarà.
«È stata una stagione di grande entusiasmo – dice il ds biancazzurro– con la gente che ci ha seguito sempre con calore e passione e non lasciando mai sedie vuote al "PalaFantozzi". Noi li abbiamo ripagati raggiungendo l'obiettivo che ci eravamo prefissati alla vigilia, regalando loro una salvezza meritata e che è da incorniciare. Capo d'Orlando rappresenta il centro più piccolo di tutte le Leghe europee, e rimanere al piano di sopra per il secondo anno è un grandissimo risultato. Nel corso di questa stagione ci sono stati momenti difficili, ma mai siamo stati ultimi o penultimi e abbiamo portato a compimento un autentico miracolo».
– Quando hai capito che avreste centrato l'obiettivo?
«Certamente i confronti diretti a favore con Avellino erano già importanti, la vittoria di Napoli è servita a darci quei due punti che ci mancavano, stavamo rovinando tutto con la sconfitta contro Teramo e allora anche io ho tirato un sospiro di sollievo nella storica serata dell'11 maggio, quando abbiamo battuto Reggio Emilia e Avellino ha perso a Livorno».
– Hai qualche sassolino nelle scarpe da toglierti?
«No. Io ho fatto il mio lavoro, così come hanno fatto il loro compito il presidente, Venza, lo staff tecnico, i giocatori, i medici, il massaggiatore e via discorrendo. Certo, nel tempo abbiamo saputo mettere su una squadra di ottima qualità. Perry è un giocatore destinato ad una grande carriera, Janicenoks lo abbiamo preso da sconosciuto e sarà un uomo mercato, Esposito ha un grande carisma tanto da aver giocato nella Nba, Evtimov e Praskevicius sono stati scelti dalla Nba. Abbiamo fatto vedere a Capo d'Orlando uno spettacolo impareggiabile e la storia del basket italiano».
– Quale è l'impresa del torneo: avere battuto Varese e Cantù o il successo di Napoli?
«Avere battuto Varese e vinto a Cantù, con le due lombarde che hanno la bacheca ricca di scudetti e Coppe dei Campioni, resterà scolpito nella storia del basket italiano; per il livello del campionato e per quello che ha fatto vincendo la Coppa Italia, ritengo che l'exploit di Napoli, arrivato pure senza Carter, sia da incorniciare».
– In vista della prossima stagione resterà coach Perdichizzi?
«Il nostro allenatore ha il contratto per l'annno prossimo e non vedo il motivo per il quale debba andare via. Stiamo scaricando la tensione, il presidente ha in corso le elezioni a sindaco, da parte mia io sto benissimo qui. Per i giocatori, non abbiamo ancora chiaro il quadro dei tesseramenti che saranno imposti. Senza chiarezza non possiamo fare niente. Posso anticipare che ci siamo già mossi per la conferma di due- tre-quattro giocatori, maa loro, come avviene ogni anno, vogliono aspettare eventuali altre offerte di prestigio. In questo momento è presto per parlare di mercato, sino a fine giugno non ci saranno tanti movimenti. Ricordo comunque che abbiamo sotto contratto Carter, Janicenoks e Fabi tenendo presente che per il nostro capitano il buy-out è abbordabile e per l'esterno lettone è fattibile, vista la sua giovane età».
– Il sogno nel cassetto di Pastori?
«Anche per il prossimo campionato il nostro obiettivo sarà la salvezza. Da parte mia, mi auguro che possiamo crescere ancora molto e raggiungere un giorno i playoff o disputare le Final Eight di Coppa Italia, cioè entrare nelle prime otto società d'Italia».
Giuseppe Lazzaro

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