ORLANDINA Basket

Gazzetta del Sud
mercoledì 31 maggio 2006 at 09:14

Lascia o raddoppia? Il futuro dell'Orlandina è anche legato alla decisione che dovrà prendere Giovanni Perdichizzi, il coach delle meraviglie, arrivato nel 2004 per comporre una squadra che puntava ad una B1 di alto livello e catapultato in serie A dove ha ottenuto una splendida salvezza dopo una strepitosa promozione (27 vittorie e tanto spettacolo) dalla Legadue.
Bisognerà attendere probabilmente la prima metà di giugno per avere una risposta, subito dopo le elezioni amministrative quando il presidente e candidato a sindaco Enzo Sindoni tornerà a dedicarsi al cento per cento alla sua creatura.
Il tecnico barcellonee ha un contratto con l'Orlandina sino al 2007 in virtù del triennale firmato nel 2004 ma è molto richieste, da ambiziose società di Legadue che cercano un rilancio (Fabriano?).
Prima però bisogna fare un passo indietro. «Confermo - dice Perdichizzi - che il presidente, alla vigilia delle ultime quattro partite decisive per la nostra salvezza, aveva chiesto al mio agente Riccardo Sbezzi il prolungamento del contratto. Una grande dimostrazione di fiducia verso il lavoro svolto, considerato che ancora la permanenza non era stata raggiunta. Io però prima di tutto ho voluto centrare l'obiettivo stagionale, che conta molto di più della Legadue stravinta un anno fa».
- E adesso?
«Vedremo. Capisco le esigenze del presidente e dopo le elezioni parleremo. Io qui sto bene, ho preso una squadra che si era salvata dalla retrocessione in B2 al secondo turno dei playout e con la società abbiamo costruito tutto da zero, disputando due annate stupende».
- Porrai delle condizioni per continuare a lavorare a Capo d'Orlando?
«Condizioni no, ma tranquilla gestione del mio ruolo sì. Voglio dire che per me saranno importanti i programmi che la società vorrà impostare per la seconda stagione in serie A, formando un gruppo valido, a cominciare dagli italiani. Per esempio, sarebbe interessante poter riportare all'Orlandina qualche italiano protagonista della promozione come Caprari o Pilotti. E poi cercare di confermare alcuni elementi dell'ultima stagione per non fare rivoluzioni. Non è un mistero che su Carter, Esposito, Nnamaka ed Evtimov vorrei costruire la nuova squadra. Capisco che non sarà facile, Evtimov da tempo non giocava ai livelli visti con noi e con quelle cifre, così come per Nnamaka. Ma per me è fondamentale partire per il ritiro pre-campionato con una squadra quasi fatta».
- Capo d'Orlando resta la tua priorità?
«Io qui sto benissimo, l'ambiente mi è vicino ed ha apprezzato il nostro lavoro. Ho sentito dire, ma si tratta solo di voci, che qualche giocatore del torneo appena concluso non resterebbe se ci sarò io. Non è vero. Ma posso anche aggiungere che ognuno ha il suo carattere, io sono un professionista e sono pagato per allenare l'Orlandina. E i risultati ci hanno dato ragione in queste due stagioni».
- Allora nessun pericolo di fuga?
«No, attendiamo ancora due settimane e con la società decideremo tutto».
Giuseppe Lazzaro

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