ORLANDINA Basket

La Gazzetta del Sud
mercoledì 9 agosto 2006 at 09:18

È Luis Flores, in uscita dalla fallita Roseto e con numerose richieste giunte al suo procuratore, il play-guardia che l' Upea insegue. Scartata dopo poche ore la pista che portava al talentuoso Alvin Young (prezzo troppo alto ma anche non entusiasmante nel tiro dall'arco, come ha sottolineato coach Perdichizzi), il presidente Enzo Sindoni si è tuffato sul dominicano che la scorsa stagione è stato l'alter ego delle sventure di Roseto anche per problemi contrattuali.
Proprio in Abruzzo, Flores ha giocato la sua unica stagione italiana sin qui, limitata a 11 presenze (ma arrivò a fine novembre) ma con 228 punti realizzati (20,7 di media) in quasi 32' di utilizzo e suddivisi con il 48,9% da due, il 32,6% dall'arco, l'86,9% dalla lunetta oltre che a 3,6 rimbalzi, ben 4,4 palle recuperate e 1,9 perse, 2,1 assist e 15,9 di valutazione. Nel momento migliore (con 20 punti realizzati Flores fu protagonista del successo che Roseto colse a Capo d'Orlando nell'ultima giornata del girone di andata), ecco che il giocatore si metteva a riposo per un infortunio alla mano anche se, sotto sotto, era deluso dal fatto che avanzasse alcuni mesi di stipendio. Quando le cose si aggiustarono e dopo essersi beccato le proteste dei tifosi rosetani, Flores tornò sul parquet proprio in occasione dell'ultima gara del torneo, quella decisiva che diede la vittoria al Roseto sull'Upea con la conquista della salvezza. Poi è arrivato il fallimento ma questa è un'altra storia. Nato a Santo Domingo, la capitale della Repubblica Dominicana, Flores ha 25 anni, con 188 centimetri di altezza per 88 chili di peso. Può essere utilizzato da "3" grazie alla sua esplosività atletica ma anche da "2". Come si legge dalle statistiche è un elemento di classe, con un buon tiro sia dalla breve distanza che dall'arco, dotato di grande versatilità e intelligenza cestistica. L'Orlandina lo segue da tempo, è un giocatore gradito a Perdichizzi ma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare ed ancora l'accordo è lontano dal poter essere chiuso in quanto lo stesso giocatore ha preso tempo volendo valutare le richieste che gli sono giunte da mezza Europa. "Diciamo che al momento c'è una trattativa che non ci permette di chiudere le operazioni- si nasconde dietro il riserbo il direttore sportivo Diego Pastori in una dichiarazione rilasciata all'ufficio stampa della società-. Se riusciremo ad ottenere la firma di una forte guardia statunitense con la quale le trattative sono ben avviate, firmeremo anche il contratto dell'ala piccola che abbiamo già bloccato". "E' una questione di giorni- prosegue Pastori- ma servirà capire le caratteristiche del prossimo esterno per poter aggiungere gli ulteriori, ultimi, tasselli. Sta nascendo una squadra che riesce a coniugare giovani di belle speranze ed atleti esperti. Sappiamo che il nostro obiettivo primario è quello di ottenere la salvezza, cercando di migliorare la posizione dello scorso anno. Dobbiamo però tenere sempre d'occhio il bilancio di una società che non può permettersi salti nel buio. In quest'ottica- conclude Pastori che nulla ha però detto sul "caso-Janicenoks"- la nostra scommessa è quella sul prossimo play titolare, Mike Mokongo, che per l'Upea rappresenta un importante investimento futuro. Credo che negli ultimi anni Capo d'Orlando sia stata brava a lanciare giocatori ad alto livello come Howell, McIntyre, Nnamaka e Janicenoks senza dimenticare il rilancio di Keith Carter tornato all'Upea dopo alcune stagioni travagliate".
Giuseppe Lazzaro

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