ORLANDINA Basket

La Gazzetta del Sud
sabato 12 agosto 2006 at 08:54

È arrivato il momento decisivo del mercato dell'Orlandina. In questi giorni, secondo noi, si decide il futuro tecnico del club biancazzurro che dovrà assolutamente azzeccare le ultime scelte.
All'organico mancano i giocatori più importanti, i sostituti di Marque Perry e Keith Carter che producevano una media complessiva di 34 punti tondi a partita. E se pensiamo che all'appello non risponderà neppure il talentuoso Janicenoks, ecco che ben si comprende come l'Upea abbia bisogno sul perimetro di due giocatori fortissimi, in grado di fare la differenza.
Lo scorso anno sono stati commessi molti errori. Nonostante la presenza (dall'inizio o in corso d'opera) di tanti buoni giocatori, la salvezza è arrivata solo grazie al 2-0 negli scontri diretti con Avellino. Ma da matricola, la piccola-grande Capo d'Orlando aveva un unico obiettivo: raggiungere il terz'ultimo posto. E la missione è stata compiuta, anche se soffrendo troppo.
Adesso però la situazione è cambiata. Con un anno in più d'esperienza, la percentuale di errori deve diminuire, soprattutto perché in basso il livello della serie A è sensibilmente cresciuto e raggiungere la permanenza anche stavolta non sarà facile.
Ecco perché dovranno arrivare due ottimi giocatori, con punti nelle mani, capaci di trascinare la squadra nei momenti delicati.
Luis Flores è un atleta di valore, un realizzatore, un po' mangiapalloni, ma in grado di ben integrarsi con il giovane Mokongo e di sostituirlo in regia quando il francesino tornerà in panchina. Se il dominicano non accetterà l'offerta messinese (la trattativa continua a non sbloccarsi, anzi sembra che le parti non siano vicine), l'alternativa dovrà essere di uguale impatto. Niente giovani, niente collegiali (c'è già il centro Francis), ma gente di sostanza, meglio se con esperienza in Italia.
E lo stesso discorso vale per l'ala piccola. La società ha atteso tanto tempo per ingaggiare il giocatore giusto (comprensibile la scelta di far diminuire le quotazioni) e il nome che vestirà il biancazzurro dovrà essere di assoluta affidabilità. Il quintetto base ha bisogno di almeno un paio di leader (come lo sono stati Evtimov e Carter) che noi identifichiamo proprio negli americani che verranno. Giocatori, per fare un esempio, alla Jamel Thomas (ex Siena, Teramo e Biella): sfrontati, senza paura e che sanno essere determinanti.
Il coach Giovanni Perdichizzi - che ha appena rinnovato il contratto sino al 2008 con opzione per la stagione successiva - è chiamato, assieme alla società, a realizzare un'altra impresa. Ma molte delle speranze orlandine passeranno dai due giocatori che nei prossimi giorni completeranno il mosaico.
IL MERCATO DELLE ALTRE – Teramo ha piazzato un altro colpo sul mercato americano: dopo Grundy, Hurd e Woodward, ha firmato l'eccellente Norman Nolan, sempre positivo in Italia (a Biella, Avellino, Varese). La matricola Scafati ha preso l'esperta guardia-play Stefano Rajola, mentre Varese ha aggiuto al trio Keys-Howell-Carter, l'ala (brillante a Teramo) Delonte Holland. Infine Cantù ha ingaggiato il pivot Eric Williams, reduce da una buona stagione Ncaa a Wake Forest e Livorno ha preso il veterano Marco Sambugaro e il rookie Antoine Jordan.
Paolo Cuomo

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