ORLANDINA Basket

La Gazzetta del Sud
lunedì 14 agosto 2006 at 16:34

È trascorsa una settimana nella quale l' Upea non ha piazzato alcun colpo di mercato rilevante ma con il trio dirigenziale Sindoni-Pastori-Venza attentissimo perchè i prossimi due acquisti non potranno essere sbagliati. Sulla possibilità che l'Orlandina stia cercando di chiudere il mosaico dello starting-five, al quale mancano una guardia-play ed un'ala piccola, con i nomi di Jimmy Hunter, che ha concluso ad Alicante l'ultima stagione e Jamel Thomas, in uscita da Siena, dalla sede sociale di via Beppe Alfano il commento è univoco ma senza aggiungere altro: «Stiamo verificando tanti giocatori, speriamo presto di chiudere le trattative avviate».
Più giorni passano e più si allontana la possibilità che approdi a Capo d'Orlando l'ex guardia di Roseto Luis Alberto Flores, il primo obiettivo di coach Perdichizzi per il ruolo di "2" mentre è tornato d'attualità il nome di Alvin Young, 31 anni, ultima annata in Israele come compagno del neo lungo biancazzurro Wells nell'Hapoel Hironi Nahariya (16,8 punti di media).
In passato Young è stato a Reggio Emilia (tre stagioni in Legadue chiuse, rispettivamente, a 24,2 di media e 21,5 e, nel 2003-04, a 19,3 con la promozione in A). Non è comunque il giocatore giusto per l'Orlandina, dal momento che non sa portare palla. È una guardia pura e in regia non riuscirebbe a dare minuti di respiro a Mokongo, così come chiede Perdichizzi.
A due settimane esatte dalla partenza per il ritiro precampionato di Montalbano Elicona, la rosa di Capo d'Orlando è attualmente composta da Jayson Wells, T.J. Francis (extracomunitari) e Donzell Rush (italiano di passaporto) come lunghi; Mikael Mokongo (comunitario), Juan Manuel Fabi (italiano di passaporto), Vincenzo Esposito, Stefano Rabaglietti e Danilo Fevola (italiani) nel settore play-guardie. Mancano quattro tasselli, cinque se Fabi verrà girato in prestito. Oltre ai due esterni americani, dovranno arrivare un altro italiano (due se Fabi andrà via) e un comunitario, dove la speranza è sempre legata alla riconferma (possibile) del lungo svedese Olouma Nnamaka.
Nella settimana appena conclusasi c'è stato anche un importante annuncio. Il matrimonio tra coach Giovanni Perdichizzi e l'Orlandina, avviato nell'estate del 2004, andrà avanti almeno sino al 2008. Da tempo il presidente Enzo Sindoni, anche prima che finisse la lotta salvezza nella scorsa stagione, aveva proposto al suo allenatore il prolungamento del triennale che, firmato due anni fa, scadeva nel 2007. Le parti avevano deciso di riparlarne nel mezzo dell'estate. Così è stato. Con un grande atto di fiducia e prima che il campionato abbia inizio, Sindoni ha deciso di estendere a Perdichizzi il nuovo contratto sino al 2008 con opzione per l'annata successiva. Si tratta, ormai, di un vero e proprio ciclo. A legittimare i propositi dal presidente il lavoro ed i risultati prodotti dal tecnico. Arrivato a Capo d'Orlando con una squadra appena salvatasi in B1 nei play-out e completamente da rifare, lo "sceriffo" ha avuto il coraggio di porre fine alla carriera orlandina del mitico capitano Alessandro Fantozzi costruendo un gruppo nuovo e vincente. Indimenticabile e leggendaria la stagione di Legadue, dopo avere ottenuto il ripescaggio, del 2004-'05 con il mitico quintetto McIntyre-Hoover-Oliver-Montonati-Howell a dominare la scena e a dare spettacolo dappertutto con la strepitosa promozione in serie A legittimata da un ruolino di marcia quasi impossibile da ripetere per altri: 30 partite, 27 vittorie, 3 sconfitte, 15 successi in casa su 15 gare, 12 exploit esterni su 15 partite, 54 punti su 60 in classifica e 20 vittorie consecutive sino alla fine del torneo oltre alla ciliegina della Coppa Italia di Lega vinta a Casalecchio di Reno contro Scafati. Ma anche l'annata scorsa è stata positiva.
Adesso si riparte e chi in passato era abituato ai miracoli (leggi Barcellona e Messina), resta in provincia a proseguire il sogno-realtà cestistico di Capo d'Orlando.
Giuseppe Lazzaro

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