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La Gazzetta del Sud
sabato 19 agosto 2006 at 13:52


Fumata bianca. Dopo quattro giorni di alti e bassi e di intense trattative, l' Upea si è assicurata il primo dei due esterni: la guardia statunitense Alvin Young, 191 centimetri, nato a New York il 12 novembre 1975. Quando la trattativa, nella notte di mercoledì, stava per saltare per un gioco al rialzo del giocatore (pare di 20.000 euro rispetto alla cifra iniziale), le parti sono arrivate a firmare i relativi contratti e quello di Young a Capo d'Orlando avrà durata annuale.
La carriera collegiale del neo-biancazzurro è iniziata con la piccola Università di Mitchell; due stagioni (1995/97) a 30 punti di media gli permettono di trasferirsi al ben più quotato ateneo di Niagara; anche con la maglia dei Purple Eagles è protagonista di un grande biennio. Infatti i 16 punti di media della prima stagione saliranno a 25 nella seconda, consegnandogli il titolo di miglior marcatore Ncaa 1999. Troppo piccolo per giocare guardia nella Nba, Young sbarcava in Europa all'Esperos Atene: 17,6 punti e 3,6 rimbalzi per partita. Dopo una breve esperienza nella Ibl con i Trenton Shooting Stars (13 punti di media), nell'estate del 2000 firmava con Cantù ma un infortunio durante la preparazione non lo fece nemmeno esordire. Young tornava subito protagonista nella Usbl con i Florida Sea Dragons; le sue ottime prestazioni (26 punti e 5 rimbalzi) e la positiva Summer League disputata con la maglia degli Utah Jazz, convinsero Reggio Emilia a scommettere su di lui. Young rimarrà tre stagioni in Legadue, ereditando nel 2002 pure i galloni di capitano da Sandro Dell'Agnello. Annate positivissime per Young che, complessivamente, realizzerà 22 punti di media nei tre tornei (con un picco di 24,2 nella stagione 2001/02), segnando 20 punti a partita nella Fiba Champions Cup del 2002/03 e conquistando la sofferta promozione in serie A dei biancorossi (2003/04) dopo due assalti andati a vuoto. Nella stagione 2004-05 è in Israele al Bnei Hasharon con 19,2 punti, 4,5 rimbalzi, 3,2 assist e 2 palle recuperate di media e se in Fiba Europe League gli assist si dimezzano (1,6) è solo perchè la sua classe e la sua esperienza servono in fase realizzativa. Infatti i punti di media nella manifestazione europea sono quasi 23. La stagione scorsa ha diviso le sue prestazioni prima con i francesi dello Strasburgo con 14 punti di media in campionato e 13,5 in Eurolega (con un massimo di 27 all'Olimpia Lubiana e 20 alla Fortitudo Bologna), prima del passaggio all'Hapoel Ironi Nahariya dove giocava con il suo nuovo compagno Wells. Anche in Israele le cifre sono ottime: 17,8 punti, 3,2 rimbalzi, 2,7 assist.
Alvin Young spicca per le sue qualità offensive, nell'uno contro uno, in avvicinamento e nell'attaccare il canestro. Pecca un po' nel tiro dall'arco e non è quel guardia-play che coach Perdichizzi aveva chiesto in un primo momento.
A questo punto il presidente Enzo Sindoni dovrà produrre un altro sacrificio per portare all'Upea un vero big nel settore degli esterni.
A 9 giorni dall'inizio della preparazione, Perdichizzi può contare su nove giocatori: Stefano Rabaglietti, Danilo Fevola, Mikael Mokongo, Juan Manuel Fabi, Vincenzo Esposito, Alvin Young come esterni; Jayson Wells, T.J. Francis e Donzell Rush nel settore lunghi. Mancano tre pedine, quattro se Fabi verrà ceduto in prestito. Da sfruttare l'unico visto rimasto per gli extracomunitari (e sarà l'ala piccola che manca), un comunitario (se rimarrà Nnamaka sempre richiesto da Ferrara) e due italiani (tre nel caso in cui si rinuncerà al comunitario).
Intanto giunge notizia che si risolverà con un contenzioso legale il trasferimento di Janicenoks alla Fortitudo. Capo d'Orlando, che rivendica un contratto sino al 2007 con il lettone, ha depositato in Lega la scrittura privata che vincola il giocatore mentre Janicenoks un paio di settimane fa è stato messo sotto contratto dalla Climamio con un biennale. Un "giallo" è alle porte.
Giuseppe Lazzaro
 

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