ORLANDINA Basket

La Gazzetta del Sud
martedì 22 agosto 2006 at 12:40

L'Upea dà ufficialmente l'addio a Olouma Nnamaka. Ieri mattina il lungo svedese ha siglato il nuovo contratto che lo legherà per la stagione 2006/07 alla Carife Ferrara del presidente Roberto Mascellani e di coach Valli. Nella scorsa annata, all'esordio nella serie A italiana, nelle file dell'Upea dove ha giocato 34 partite, Nnamaka ha chiuso con una media di 23 minuti, 7,6 punti, 5,6 rimbalzi, 2,0 palle recuperate, 62,8% al tiro da due. Nnamaka veste la maglia della Nazionale svedese da quando aveva 18 anni e con la quale conta 91 presenze.
«Ho scelto Ferrara - afferma Oluoma - perchè ritengo il campionato di Legadue estremamente competitivo e avrò un'ottima opportunità per giocare ed esprimermi al meglio, in un club che è da diversi anni al vertice di questa Lega».
Il presidente Enzo Sindoni, cercando di realizzare i "desiderata" espressi da coach Giovanni Perdichizzi, aveva tentato di far recedere il giocatore proponendo circa 100 mila euro quale cifra per rinnovare l'ingaggio con Capo d'Orlando oltre al fatto di poter continuare a giocare in serie A. Ma Nnamaka, tentennante sino a poco prima di apporre la firma con il suo nuovo sodalizio, alla fine ha preferito accettare la discesa di categoria pur di avere a disposizione la possibilità di partire da titolare in Legadue. Subito dopo la fine del campionato Perdichizzi voleva ottenere la riconferma del giocatore quantomai prezioso per la sua duttilità.
Giunto all'Orlandina all'inizio dello scorso ottobre e, perdippiù, con un contratto a gettone, Nnamaka fu la rivelazione dell'inizio di stagione contribuendo alla salvezza con la sua dinamicità, l'esplosività atletica, un buon bagaglio tecnico e tanta grinta. Ma, soprattutto, diventando la "variabile impazzita" dei giochi di Perdichizzi che lo poteva schierare da ala forte ma anche da ala piccola in marcatura sul tiratore avversario ma facendo anche il centro puro all'occorrenza. I tifosi hanno amato questo ragazzo che, a dispetto della nazionalità, è un mulatto per via del padre di origine nigeriana e resterà scolpita nella memoria la prestazione "monstre" del 4 maggio a Napoli quando l'Upea sbancò il "Pala Argento" contro la Carpisa che aveva vinto la Coppa Italia e che sarebbe arrivata alle semifinali dei play-off scudetto.
Giuseppe Lazzaro

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