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La Gazzetta del Sud venerdì 1 settembre 2006 at 09:09
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Mister utilità. Donzell Rush, al quinto anno in Italia, americano di 32 anni ma con passaporto italiano, nella batteria dei nuovi lunghi dell' Orlandina dovrebbe essere il quarto lungo anche se ancora manca il terzo, in teoria, un comunitario che prenderà il posto di Nnamaka andato a Ferrara. Ala-centro di 207 centimetri per 112 chilogrammi, Rush è nato a New York il 18 febbraio 1974. Nell'ultima stagione (la prima da italiano) ha militato nella Viola Reggio Calabria (8 punti e 5,3 rimbalzi di media in 24 minuti) e, successivamente, in Legadue nella NoiSport Rieti (8,1 punti, 4,3 rimbalzi) con la quale ha sfiorato la promozione in A sfuggita nella finale play-off persa con Montegranaro. La carriera di Rush ha avuto inizio con l'università di South Florida (1992-1996); i primi anni da pro lo hanno visto protagonista in Cba (Florida Beachdogs), Argentina (Obras Sanitarias), Spagna (Murcia) e Giappone (Aishin); nel 1999/2000 torna in Argentina col Quilmes con medie di 13,5 punti e 7 rimbalzi e passando a Scafati in Legadue. 13 punti e 7,6 rimbalzi sono le sue cifre con i gialloblu campani, prima del passaggio in gennaio al Progresso Castelmaggiore (12 punti e 8,4 rimbalzi). Rush militerà nella terza compagine bolognese per ancora due anni con medie di 13 punti e 7,6 rimbalzi. Nel 2003 è di nuovo in Argentina con l'Atenas Cordoba (11 punti e 6 rimbalzi per partita) prima di firmare nella Leb spagnola (seconda Lega) col Burgos (9 punti e 7 rimbalzi) mentre il 2004 lo rivede protagonista in Legadue con la Garofoli Osimo (11,6 punti e 8,5 rimbalzi di media). Diverse volte è stato avversario dell'Upea che oggi è la sua nuova squadra. - Come si è sviluppata la trattativa per il tuo arrivo a Capo d'Orlando? «Sono molto contento di essere qui- dice Rush con il suo stentato italiano- in estate il mio procuratore ha ricevuto diverse offerte anche da squadre non italiane ma il mio desiderio era quello di giocare qui visto che ho ottenuto il passaporto. Alla fine ho scelto Capo d'Orlando perchè gioca in quella serie A che ho sfiorato a Rieti». - La tua esperienza a metà alla Viola l'anno scorso ti ha fatto conoscere la Lega A: che campionato hai visto e qual è il tuo pronostico per quello futuro? «A Reggio ci sono stati i noti problemi societari perchè c'erano le condizioni per fare bene. E' stato un torneo duro, difficile, con grandi campioni ma spettacolare. Ricordo che l'Orlandina vinse il derby in Calabria al termine di una partita intensa ed equilibrata, al ritorno invece ero già andato a Rieti. Per la prossima stagione ancora non si può dire molto perchè non tutte le squadre sono al completo ed anche quelle che lotteranno per lo scudetto. Ritengo che abbiamo un bel gruppo e che potremo fare bene secondo i traguardi che la società vuole raggiungere. Fra due-tre settimane potrò dire qualcosa in più ad organici completi». - Il tuo ruolo è quello di quarto lungo: sarà così oppure avrai altre possibilità ed un minutaggio più ampio? «No, io vado ad aiutare tutta la squadra per mettere a frutto le mie caratteristiche che sono quelle di conquistare rimbalzi e segnare punti». Giuseppe Lazzaro |
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