ORLANDINA Basket

Corriere dello Sport
martedì 10 ottobre 2006 at 09:13

CAPO D’ORLANDO. E’ una medicina miracolosa quella contro la “depressione” testata dai tifosi dell’Upea domenica sera. Si chiama vittoria ed è servita a spazzare le nubi che da settimane si addensavano intorno a squadra e società “colpevoli” di non aver convinto con alcune scelte durante il breve precampionato.
E’ bastato però travolgere Avellino al debutto per allontanare la tempesta della vigilia coincisa con l’abbandono di Vincenzino Esposito.
E forse proprio il repentino voltafaccia del capitano (la sua fascia è stata assegnata ad un motivatissimo Alvin Young) è servito a ricompattare una squadra apparsa alla vigilia vittima di paure ed incertezze in alcuni uomini chiave per il mosaico costruito da Giovanni Perdichizzi: Freeman e Wells su tutti.
“Non eravamo brocchi prima di inziare il campionato- dice coach Perdichizzi- e non siamo dei fenomeni dopo la vittoria di Avellino. Sappiamo quale sarà il nostro ruolo in questo campionato e continuiamo a lavorare duramente per ottenere la salvezza. Comunque il pessimismo che si è respirato alla vigilia del debutto non lo capisco”.
Chi vuol sdrammatizzare è il presidente Enzo Sindoni chiamato a gestire la situazione e che adesso afferma di volersi godere, almeno per questa settimana la comoda posizione di capolista.
Per la prima volta nella sua giovanissima storia nel massimo torneo nazionale, l’Upea inizia con una vittoria che le permetterà di ospitare sabato la Fortitudo Bologna (palla a due alle 20,30) affiancata in classifica.
“Sappiamo che durerà poco- dice Sindoni- ma è pur sempre una bella sensazione”.
Intanto questa mattina riprenderanno le sedute di allenamento in palestra anche se un’altra partita si giocherà in società per l’ingaggio di un sostituto di Esposito. Nei giorni scorsi l’obiettivo è stato puntato su Lamma e Farabello, che dovrebbero affiancare il giovane Mokongo in regia; ma probabilmente qualche giorno passerà ancora per stabilire se ci saranno altre priorità. Ad Avellino, infatti, l’unico a non riscattarsi è stato Torin Francis partito dalla panchina a scapito dell’italoamericano Donzell Rush.

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