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La Repubblica
domenica 15 ottobre 2006 at 09:24


Capo d´Orlando domina, l´Aquila neppure s´alza in volo

- La Repubblica -

Una Fortitudo da oltraggio al pudore regala un sogno: agli altri, però. L´Upea di Capo d´Orlando, ai tempi della LegaDue magnifica killer della Virtus (che rivedrà giovedì a Casalecchio), è almeno per una notte in testa alla classifica di A. Se lo merita, sbriciolata una concorrenza, iersera, imbarazzante. Non è colpa sua se la Fortitudo è stata molle, distratta, imbelle, sfasata, e basta con gli aggettivi, perchè ci si costruirebbe un ponte di Messina. Brutta roba, o tanto da lavorare, mettendosi nei panni di Frates. I suoi non sono esistiti, tenuti sotto 40´ su 40´: non erano in grado di difendere a uomo, e non potevano, alla fine quando l´Upea faceva melina per attraccare al 40´, lasciar smorire la partita a zona. Chiamati paladini, perché qualcosa c´entra Orlando, da queste parti, a mangiare in testa alla Fortitudo sono stati invece 7-mori-7, dandosi alla mattanza. Correvano e saltavano, semplicemente. Se chi sta di fronte non si degna, si nota subito.
Poi, Alvin Young, che fece le fortune di Frates in un´A2 reggiana, sa anche giocare. 33 punti, 13/17 con 3 triple, ha scritto ieri in 27´ di esaltato delirio. Nessuno gli ha preso la targa, le sei-sette volte che ha girato la partita. Vinta col gioco, va ribadito, perché la balistica è stata normale, o anche meno: 4/19 da tre, nessuno dell´Upea ha visto la madonna. Entravano dolci nel burro. Se sbagliavano, sbancavano a rimbalzo. 36 a 24, e questa è ancora più pesante, già visti i balzi dei varesini. L´area è di tutti, di ‘sti tempi, né a questi chiari di luna porrà rimedio un invito a cena del fratellone Dan Gay.
Frates, alla fine, era scosso. «Abbiamo cominciato in salita, costruendoci da soli una partita ad handicap. Bravi loro, col giusto atteggiamento, ma noi eravamo troppo contratti e timorosi, e poi vogliosi di far tutto subito, senza pazienza in attacco. Abbiamo sofferto la loro velocità e i loro atleti.Sul -10 palla in mano ci siamo arrivati: lì, per come siamo fatti, o facciamo il break o lo prendiamo, perchè non c´è ancora equilibrio. Abbiamo sofferto tanto a rimbalzo, ma soprattutto sofferto le loro guardie. E, davanti, tiriamo troppo rapidamente, al primo colpo, perché siamo tutti attaccanti. Ma se spariamo col 20%, subiamo contropiede. E noi, con tanti tiratori, non arriviamo a 70».
Spietata quanto lucida, l´analisi non fa grinze e consente al cronista di passare al racconto delle gesta dei paladini. Che è pure, per 18 minuti di primo tempo, la ricerca di una qualsiasi Fortitudo che non sia da querela. Va sotto 39-16, non azzecca un tiro, non prende un rimbalzo, non fa una corsa. Volendo girare il coltello nella piaga, ossia scandire le stazioni di calvario, il primo buco lo fa Tourè seviziando Ress, poi partecipano tutti e, se il 4-18 accusato con Varese pareva una bestemmia, qui sboccia un 5-19 che è la stessa cosa. Solo che non finisce lì. Al primo stop, cioè dopo 10´, la Effe conta 7 punti (a 22), un 3/13 offensivo, un disavanzo a rimbalzo (14 a 6) che è già uno sfacelo premonitore. Di dieci pezzi che Frates ha già ruotato non si fa un quintetto. Anzi, nel secondo quarto va pure peggio. Young sale a 17 punti in meno di 17´, sul -20 (30-10) spunta la zona e qualcosa rosicchia. Dal 39-16 del 18´ al 39-25, un 9-0 firmato Edney-Evtimov consegna una pausa con qualche sollievo. Sul -14, ed è detto tutto.
Nella ripresa la Effe ha il miglior sprazzo offensivo, spezza la difesa nemica, segna 9 cesti con 12 tiri, ma accosta al massimo a un -10. Perché dietro subisce, perché Freeman s´aggiunge a Young, che è sempre il diavolo, e perché appena Edney tira una crepa di stanchezza (due pali da fuori, due perse), viene punito cinicamente. L´Alvin Show, un cartone che ai men che cinquantenni forse non dice nulla, consta d´un 8-0 tutto suo e rimette l´Upea a +18. Lì è al terzo intervallo, quando dunque, dalla sua miglior frazione, la Effe ha cavato un ulteriore -4. Pure il -12 finale è pietoso, quasi il minimo scarto, di quest´ingloriosa trasferta sicula. Per 39 tifosi, pure con mezzi comodi di un aereo.

UPEA-CLIMAMIO 80-68
Upea: Mokongo 8, Freeman 11, Young 33, Tourè 8, Rush 6, Rabaglietti 2, Wells 6, Francis 4, Fevola 2, Fabi, Pomenti.
Climamio: Cavaliero 5, Janicenocs 3, Shumpert 3, Ress, Thomas 8, Edney 19, Belinelli 5, Mancinelli 10, Bluthenthal 5, Evtimov 10. N. e. Fultz, Cortese.
Arbitri: Pozzana, Chiari, Capurro.
Note: liberi: CdO 10/13, Bo 8/11. Da due: CdO 29/45, Bo 24/39. Da tre: CdO 4/19, Bo 4/18. Rimbalzi: CdO 36, Bo 24.
Parziali: 5´ 10-5, 10´ 22-7, 15´ 32-12, 20´ 39-25, 25´ 52-42, 30´ 66-48, 35´ 74-55, 40´ 80-68. Massimo vantaggio F: +1 (3-2) al 2´. Massimo svantaggio: -23 (16-39) al 18´.

WALTER FUOCHI


 

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