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Pallacanestro Biella venerdì 24 novembre 2006 at 16:48
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Lo scorso anno la vittoria di Capo D'Orlando issò l'Angelico al 50% di; fu la partita di Damon Williams (17 e 11), apatico nei primi due quarti, decisivo nel finale, di Thabo Sefolosha (14 e 6 con 6/7 dal campo), che accese i suoi con pazzesche giocate difensive, e di un sontuoso capitan Frosini, ad un soffio dal career high a quota 24 (con 9 rimbalzi). Dopo la trasferta in Sicilia Biella si ritrovò a quota 4 vinte e 4 perse. Stesso record di oggi, ma maturato in modo diverso e con sensazioni differenti. "Già, quest'anno ci sono stati clamorosi alti e bassi - spiega coach Bechi - rispetto allo scorso anno abbiamo meno certezze. Il nostro obiettivo deve essere trovare continuità di rendimento, poi potremo capire quali aspettative realistiche ci possono essere per questa squadra. Ora è presto, stiamo sostanzialmente giocando il nostro precampionato, inseriamo giocatori che per lungo tempo sono stati indisponibili causa infortuni, e che pagano un certo noviziato. Ci sono ancora tanti punti interrogativi, mentre l'anno passato avevamo una maggiore esperienza individuale e di gruppo, sia per il lavoro svolto assieme, sia per le caratteristiche di singoli come Williams, Smith, Garri, giocatori più maturi e che conoscono questo campionato. La nostra crescita deve portarci ad imparare a gestire i momenti belli, come questo, e quelli brutti, come accaduto dopo la gara con Teramo. Ora dobbiamo sfruttare il buon momento, cercando di mantenere alto il livello di attenzione, rispettando ogni avversario a prescindere e non soltanto perché si gioca in casa o davanti alle telecamere di Sky. Dobbiamo considerare gli errori commessi ed andare a vedere se sono stati effettivamente superati". Due vittorie con Treviso e Fortitudo, poi il crollo a Reggio Emilia. Due vittorie anche questa volta, con Udine e Varese. Quanto e cosa cambia da allora? "Cambia, per esempio, il processo di inserimento dei giocatori infortunati; Gaines e Coppenrath a Reggio andarono in campo quasi senza aver mai lavorato con la squadra, mentre ora sono tre settimane che più o meno ci alleniamo a pieno regime sul piano della quantità, del ritmo e della qualità. E' un campionato difficile, e la differenza nell'arco di una stagione la fa quanto si è pronti ogni domenica, mentalmente e fisicamente. Anche da questo punto di vista dobbiamo confermarci". A Capo D'Orlando contro l'Upea, partita forte e poi un po' in calo. "Senza guardare ciò che non rientra nel nostro controllo, il nostro obiettivo è continuare a crescere. Dobbiamo dare prova di solidità, come accaduto domenica con Varese, indipendentemente da quelle che saranno le percentuali di tiro. La vittoria si costruisce in difesa, ed il controllo del ritmo sarà una delle chiavi della partita. L'Upea viene da tre sconfitte consecutive, ovvio che vorrà sfruttare il turno casalingo, la rabbia accumulata per tre partite perse sostanzialmente in volata ed a lungo comandate, ed il fattore campo. Andiamo su un parquet difficile, per noi è una specie di prova di maturità". |
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