ORLANDINA Basket

La Gazzetta del Sud
martedì 5 dicembre 2006 at 09:06

L'abbraccio con i suoi tifosi al suono della sirena, l'aplomb subito ritrovato, un saluto ai quindici sostenitori arrivati da Napoli e che hanno nobilitato, con la loro simpatia, una giornata indimenticabile, l'ennesima del meraviglioso giocattolo che ha creato. Il presidente Enzo Sindoni è soddisfatto del cammino della sua Upea che si presenta con l'aureola del quinto posto alla vigilia di tre gare infernali (Siena e Treviso fuori, Milano in casa) ma con la tranquillità di poterle giocare a viso aperto.
«Si - dice Sindoni - abbiamo meritato il successo contro un forte Napoli e dimostrando temperamento e carattere. Abbiamo vinto questo importantissimo doppio turno casalingo annullando il "gap" che ci derivava dalla sconfitta interna subita contro Scafati e abbiamo conquistato due punti con una grande squadra quale Napoli al quale va il nostro bocca in lupo per il prosieguo della stagione. Il nostro carattere è stato decisivo perché ha annullato la migliore qualità tecnica dell'avversario che partiva con i favori del pronostico».
- La quota salvezza si è alzata e i pronostici indicano a 24 punti la sicurezza e voi siete a 12: vi considerate a metà dell'opera?
«L'anno scorso per vincere cinque partite ci abbiamo messo venti giornate. Ma adesso non è perché ne abbiamo vinte sei dopo dieci turni che ci arriveremo facilmente. Io credo che a 26 si è sicuramente salvi e so anche che, in questo momento, la squadra sta giocando in maniera tale da potersela giocare ovunque. Ma dico anche che adesso abbiamo Siena, Treviso e Montegranaro fuori casa, intervallate dalla gara interna contro Milano e si tratta di un ciclo di ferro. Per l'intanto abbiamo messo fieno in cascina e su quanti punti ci vorranno per raggiungere quello che resta il nostro vero obiettivo stagionale, ci possiamo pensare alla fine di marzo. Dobbiamo vincere più partite possibili per arrivarci prima ma, giocando questo basket, penso che possiamo essere ottimisti».
- Cosa le è piaciuto contro Napoli, la forza del gruppo o qualche singolo?
«Io come sempre dico il gruppo perché dei singoli non amo parlare. Mi è piaciuta la capacità della squadra di reagire al grosso parziale fatto da Napoli nel secondo quarto e la capacità di rimanere lucidi nonostante la lunga serie di tiri liberi sbagliati e credo che questo sia il dato più importante. Noi vinciamo le partite quando i giocatori che non entrano in campo e stanno seduti in panchina dimostrano uguale voglia di vincere di chi gioca. E quando c'è questo entusiasmo si trasmette dentro e fuori il parquet».
- Un pubblico ancora una volta straordinario.
«È vero, sono contento per il calore, la presenza, la forza di farsi sentire e la civiltà sempre dimostrate dai nostri tifosi. Li invito ad essere sempre così».
Oggi ripresa della preparazione. Da valutare le condizioni di Freeman (che domenica ha giocato con un ginocchio malconcio) in vista della sfida alla capolista Montepaschi Siena del grande ed Terrell McIntyre.

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