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La Gazzetta del Sud giovedì 14 dicembre 2006 at 08:53
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Allenamenti a porte chiuse in questi due giorni per l'Orlandina. Lo ha deciso coach Giovanni Perdichizzi per dare serenità e concentrazione alla sua squadra prima della delicatissimagara di sabato sera alle 20,30 a Treviso contro i campioni d'Italia della Benetton. In questa settimana, dopo la débacle di Siena, il tecnico ha utilizzato il "pugno di ferro" per far capire ai suoi giocatori che le partite vanno giocate con il giusto atteggiamento sino alla fine. «Bisogna porre un freno all'euforia – dice il coach – a nessuno piace perdere: né a me, né alla squadra e né ai tifosi. Abbiamo analizzato tutto quello avvenuto a Siena con i ragazzi nell'ultimo quarto e quando una squadra fa 7 su 8 da tre punti nell'ultima frazione, come ha fatto la Montepaschi, per forza di cose qualcosa dall'altro lato non è andata bene. Pur ricordando la profondità dell'organico di Siena, si tratta pur sempre di una sconfitta di 32 punti che ci deve servire da lezione. Però tutto ciò è avvenuto in una giornata particolare, con squadre più forti di noi che hanno perso di brutto come Treviso a Milano, Roma sul campo della Fortitudo Bologna o Scafati, che ha il nostro stesso obiettivo, a Napoli. Nello spogliatoio abbiamo focalizzato quello che non è andato. Direi che i ragazzi hanno capito. Anche io non ho voluto chiamare timeout o fare determinati cambi nell'ultimo quarto proprio per far capire a chi non ha giocato come ci aspettavamo che quello era un atteggiamento sbagliato. Adesso ripartiamo e siamo pronti per affrontare una nuova, affascinante sfida con la Benetton». E sulle rotazioni che sembrano escludere un paio di elementi dopo l'arrivo di Busca, il tecnico paladino precisa: «Le nostre rotazioni sono a otto come numero minimo. Il quintetto base, a parte la gara di Siena in cui ho cercato inizialmente di fronteggiare Baxter con Francis e non ho potuto utilizzare Freeman per i problemi al ginocchio, fino ad ora è stato Mokongo, Young, Freeman, Wells e Rush. Poi Busca, Francis e Tourè con quest'ultimo che può fare anche il "3". Su questa base gli altri non sono esclusi, Fabi e Fevola ci sono stati utili e torneranno ad esserlo. Chiaramente, con l'arrivo di Busca, il minutaggio di qualcuno è inevitabilmente diminuito». Insomma, la carica per sabato è quella giusta. «Sappiamo di affrontare una delle squadre più forti d'Europa, che dovrebbe passare il turno in Eurolega senza difficoltà e che, pur senza Frahm, ha l'organico per mettere sotto chiunque. Noi non vogliamo recitare la parte dell'agnello sacrificale e abbiamo un debito morale con i nostri tifosi, che fanno dei sacrifici per venirci a sostenere in tutta Italia. La determinazione – conclude Perdichizzi – sarà quella giusta, il campo darà poi il suo responso». Un'Orlandina che non parte battuta, quindi, e che intende amministrare il bottino dei 12 punti in classifica. Guardandosi con attenzione alle spalle, perché in questo campionato non ci sono la Viola della scorsa stagione, già retrocessa dopo 20 giornate, o una società in crisi economica come Roseto; e il mercato di Reggio Emilia (Lamma, Flores e Ress) lo conferma. |
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