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Giornale di Sicilia mercoledì 20 dicembre 2006 at 10:17
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CAPO D’ORLANDO-La scorsa stagione l’Upea ha sofferto fino all’ultimo per salvarsi anche perché mancava un vero leader cui affidare i palloni più importanti, quelli che bruciano nelle mani dei gregari e che invece i campioni trasformano in sonanti vittorie. L’ex capitano Keith Carter (ora a Varese) da solo non poteva cantare e portare la croce e nei finali di gara arrivava spesso con il fiatone perché doveva fare quasi tutto e più di una volta i biancoazzurri ne hanno pagato le conseguenze. Ora, invece, il leader c’è ed accanto a lui ci sono altri giocatori come Reggie Freeman o lo stesso Leo Busca che non hanno paura a giocare i possessi decisivi. Il trascinatore della quarta forza a sorpresa ma meritata del campionato di serie A è chiaramente Alvin Young, mvp dopo dodici giornate, ovvero re incontrastato nel torneo dove di stelle vere o presunte ce ne sono parecchie. Il migliore tra i bravi, alla faccia dei dirigenti italiani che se lo sono lasciato sfuggire nelle scorse stagioni e che, in estate, non hanno creduto nelle possibilità della guardia statunitense di poter finalmente sfondare anche nell’olimpo del basket italiano sulla soglia dei 31 anni, dopo aver fatto in Legadue con Reggio Emilia ed essere definitivamente maturato in Francia ed in Israele. Buon per l’Upea e del trio Pastori-Perdichizzi-Sindoni che, invece, non ha avuto esitazioni nel puntare sul Young giocatore rivelatosi anche più straordinario del previsto e sull’uomo capace di fare spogliatoio all’interno di un gruppo peraltro coeso dove l’ultimo arrivato Busca si è già inserito alla perfezione confermando di avere qualità umane oltre che tecniche. “Il merito delle nostre vittorie è di tutta la squadra – si schermisce Young - del lavoro del nostro allenatore, degli assistenti, di una grande società e del nostro presidente. Io sono stato preso per dare il tocco in più e per fortuna finora le cose stanno andando bene. In quanto all’esordio in A solo adesso devo dire che le richieste non sono mancate, però forse qualcuno non aveva molta fiducia in me. Ma io sto benissimo qui e sono contento di giocare nell’Upea”. Anche nel tempio trevigiano il capitano, ora oggetto dei desideri di club di serie A ma blindatissimo a Capo d’Orlando, è stato grande chiudendo con 31 di valutazione in 37’ con 25 punti, 8/11 al tiro da due (72,7%), 1/3 da tre, un inedito 6/6 dalla lunetta, 2 recuperi, 4 assist e 3 falli subiti. Insomma un autentico castigamatti che ha fatto impazzire la difesa della Benetton, anche perché i compagni l’hanno validamente aiutato per cui i raddoppi raramente sono stati sistematici. Infatti i vari Tourè, Wells e Freeman appena hanno avuto spazio hanno messo dentro canestri pesantissimi. Con Young e soci è facile sognare e già da ieri la caccia al biglietto per il big match del 30 dicembre alle 20.30 contro l’Armani Jeans Milano è iniziata nei consueti punti di prevendita. Facile immaginare che la febbre del sabato sera contagerà tutta la Sicilia e non solo, visto che l’amministrazione comunale ha studiato dei pacchetti vacanza ad hoc per chi vuole abbinare basket e divertimento. Claudio Argiri |
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Queste le agenzie di
Box Office Sicilia. |
Inoltre i biglietti in prevendita saranno disponibili a Capo
d'Orlando anche presso il Caffè del Corso e la Tabaccheria Valenti. |
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Orlandina Basket
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