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La Gazzetta del Sud sabato 30 dicembre 2006 at 09:42
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Gran gala di fine anno al "PalaFantozzi" (inizio alle 20,30) con l' Orlandina dei miracoli che, dopo aver espugnato il parquet dei campioni d'Italia della Benetton Treviso, prova a fare "bingo" contro l'AJ Milano, pretendente al titolo ancorché non ancora capace di esprimere una pallacanestro spumeggiante, soprattutto lontano dal PalaAssago con 4 sconfitte su 6 incontri. Manco a dirlo, i paladini vogliono dare un seguito a questo mal di trasferta della compagine di Djordjevic, caduta malamente anche ad Avellino (93-86) contro la penultima della classe dopo aver condotto la gara per 25'. È evidente che l'Olimpia non ha ancora acquisito quella personalità indispensabile per dettare legge in trasferta o, comunque, per piazzare la zampata vincente nei finali infuocati. L'assunto è confermato dalle statistiche, con 19.3 palle perse nelle sconfitte, ma con grossi problemi anche al tiro da 3 e ai liberi: in trasferta, invero, Milano realizza dall'arco con il 30% e dalla linea della carità con il 67,5 %. Morale: l'Orlandina briosa e volitiva vista in casa con Napoli e a Treviso è nelle condizioni di mettere a segno questo ulteriore colpo che vorrebbe significare aggancio di Milano al 3. posto (16 punti), ad un tiro di schioppo dalla vicecapolista Siena (18) impegnata in una gara tutt'altro che agevole con Treviso. E ancora, seria ipoteca per l'accesso alle Final Eight di Coppa Italia, che costituirebbe un traguardo assolutamente impensabile alla vigilia del torneo. E i primi a credere a questo obiettivo sono proprio i giocatori, con in testa la pattuglia degli americani che sono tornati al lavoro, dopo la pausa natalizia, in perfette condizioni fisiche, resistendo ad ogni pericolosa tentazione gastronomica. Anche Reggie Freeman che, addirittura, ha perso 4 chili negli ultimi 15 giorni, promettendo un prosieguo di stagione assolutamente performante. Tornando alla gara di stasera, il coach paladino Giovanni Perdichizzi ne fornisce la seguente presentazione tattica: «Si affrontano due squadre che privilegiano correre in contropiede, con Milano che può contare su lunghi molto agili che sanno ripartire. Sarà determinante la difesa e, in particolare, prendere rimbalzi. Noi dovremo impedire all'AJ di giocare a campo aperto e il tiro da 3 soprattutto alle ali forti Schultze e Tusek. Con quest'ultima soluzione, i nostri avversari aprono le difese per le penetrazioni dei loro piccoli. Per quanto ci riguarda, è fondamentale la costante lettura della partita per approfittare dei piccoli errori che Milano potrà commettere. Sicuramente non dovremo far giocare l'Armani in contropiede, mentre noi dovremo attaccare senza frenesia, con tanto raziocinio, bilanciando il gioco dentro-fuori». È scontato che per battere l'AJ non basta il solito trascendentale capitan Young, ma è indispensabile che in difesa e al tiro si esprimano al meglio Freeman e Wells, con Tourè che (da lungo "atipico" che copre tre ruoli) da tempo non sbaglia una partita e l'ultimo arrivato Leo Busca che, affiancato a Mokongo, illumina la regia. Insomma, le premesse ci sono tutte per un fine anno con i "botti". L'ala è tornata dagli Usa con 4 chili in meno, ma tutto il gruppo è in gran forma Walter Mangano |
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