ORLANDINA Basket

Corriere dello Sport
martedì 2 gennaio 2007 at 09:00

La sconfitta rimediata sabato sera contro Milano lascia l’amaro in bocca ma non cancella la staordinaria stagione dell’Upea che ha archiviato un 2006 da sogno.
Una salvezza nella massima serie nazionale ottenuta la scorsa primavera cui ha fatto seguito l’esaltante girone di andata del campionato in corso, nel quale il sogno di conquistare le “final eight” di coppa Italia rimane immutato nonostante lo stop casalingo di sabato giunto al termine di una partita sempre tenuta in pugno dalla formazione lombarda ma che l’Upea ha rischiato di far propria nel convulso finale trascinata da circa 4000 sostenitori (record d’incasso per la società paladina).
« C’è un po’ di rammarico per come si è chiusa la sfida- dice Giovanni Perdichizzi – anche se ci sono stati episodi che hanno contrassegnato la partita come i due falli consecutivi fischiati a Tourè che in quel momento poteva darci una spinta in più. Comunque, riconosco che Milano ha applicato una buona difesa, ha letto meglio certe situazioni di gioco e noi non siamo stati brillanti come in altre occasioni pur riuscendo a giocare il pallone della vittoria con Mokongo».
“ Questo- continua il coach barcellonese- non deve farci perdere di vista quanto di buono la squadra è riuscita a fare nella prima parte del campionato. Nelle sfide che ci hanno visto opposti a Napoli, Siena, Treviso e Milano non dovevamo raccogliere nulla, invece ci ritroviamo con quattro punti in più e adesso andiamo avanti pensando alla prossima partita esterna con Montegranaro».
Dopo la pausa di Capodanno, infatti, la squadra torna oggi al lavoro con doppie sedute d’allenamento, per prepararsi al delicato confronto esterno di domenica prossima.
Reggie Freeman, poco incisivo sabato sera, è ritornato dalle vancanze natalizie in ottima forma fisica smaltendo qualche chilo di troppo mentre importanti segnali di crescita arrivano da Torin Francis il cui mancato utilizzo nell’ultimo quarto della partita contro Milano ha fatto storcere il muso a molti tifosi.
“Era stanco e ci sono delle alternative- taglia corto Perdichizzi- in quel momento della gara poteva servire un elemento fresco e altrettanto affidabile come Rush”.
Sergio Granata

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