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La Gazzetta del Sud giovedì 4 gennaio 2007 at 09:31
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Prosegue senza intoppi ed in assoluta tranquillità la preparazione dell'Orlandina, chiamata al delicato impegno contro Montegranaro domenica nella 14. giornata di campionato. Un confronto che, nel 1998/99, si disputava per la sua prima volta in B2 e che adesso invece varrà due punti importanti non tanto in ottica salvezza (obiettivo al quale guardano direttamente entrambe le compagini) quanto a quello di più immediata scadenza: le Final Eight di Coppa Italia, alle quali sia paladini che marchigiani possono aspirare vincendo tre delle quattro gare che restano da qui alla fine del girone di andata. Anche due potrebbero bastare per quanto, in questo caso, la classifica avulsa potrebbe decidere la griglia. E su questo obiettivo concorda tutto lo spogliatoio biancazzurro. «Per noi – dice il play Leo Busca – sarà importante cominciare l'anno nuovo e questo ciclo di quattro partite con il piede giusto per raggiungere l'obiettivo delle Final Eight». Ripassando il film della gara persa contro Milano, il "metronomo" padovano non accusa direttamente gli arbitri per qualche fischio che ha potuto condizionare la gara, vedi i quattro falli sanzionati a Tourè. «Più che questo, è meglio che noi prima di tutto guardiamo alle cifre e alle percentuali in attacco che abbiamo prodotto. Gli episodi ci sono stati e sono sempre decisivi: certamente, un nostro giocatore fondamentale come Tourè è stato penalizzato subito a causa dei falli. Alla fine anche il pubblico ci ha applaudito riconoscendo che, comunque, non abbiamo lesinato gli sforzi per vincere contro una squadra che ha i mezzi per puntare allo scudetto». Forse, per la prima volta, non si è visto il migliore Busca. «Ho avuto un po' di difficoltà nel primo e nel secondo quarto, soprattutto nel prendere il ritmo difensivo, e potevo evitare un paio di triple che abbiamo preso». Ma come vede Leo la partita con Montegranaro? «Delicata e difficile, contro una squadra che ha i nostri stessi punti. Poi affronteremo Varese e Udine in casa, Reggio Emilia fuori e tireremo i conti». E proprio l'esplosivo Tourè, che ha subito fatto dimenticare ai tifosi la partenza di Nnamaka, ricorda che questa Orlandina è prima di tutto un gruppo. «Sul parquet si scende in cinque – dice l'ala francese – e se gioco bene è perché i compagni mi mettono in condizione di farlo. Anche io aiuto i miei compagni: una specie di scambio che nel basket ci sta. Mi trovo benissimo qui, mi sono integrato subito rispetto ad Avellino e credo che possiamo fare bene». Sulle possibilità di disputare le Final Eight, Tourè è un po' più prudente: «Ci sono quattro partite davanti e non possiamo prevedere il futuro. Ma in questa stagione tutto è possibile con il nostro gruppo. Noi dobbiamo andare avanti partita per partita per raggiungere gli obiettivi, come dice il nostro allenatore Perdichizzi». Giuseppe Lazzaro |
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