ORLANDINA Basket

La Gazzetta del Sud
lunedì 8 gennaio 2007 at 09:01

L' Orlandina raccoglie solo le briciole contro la Premiata Montegranaro, anche se la Coppa Italia non è un miraggio. Ma sarà necessario cogliere almeno due punti fuori casa da qui fino alla fine del girone d'andata.
All'inizio sembra esserci solo la Premiata, che difende forte e butta giù un parziale di 8-0 in 2'40". L'Orlandina stenta è dà l'impresione di non saper reagire, segna il primo canestro su azione solo dopo 3'50" (un uno-contro-uno di Young) ma continua a soffrire. Invece la Premiata c'è, e lo dimostra con i punti di Thomas, anche se è Maresca a fissare il primo +10 dei suoi (19-9 al 6'30"). A quel punto Perdichizzi si gioca il fosforo di Busca, rinunciando all'impalpabile Mokongo, e le cose migliorano non poco.
Intanto Young comincia a giocare e l'Upea, proprio grazie a un canestro e a un assist della guardia di Port Jarvis, si rimette una volta per tutte in partita (33-32 al 15'15"). Ed è Francis, al 17'20" che insacca il canestro che vale il primo vantaggio esterno (36-37). Si arriva all'intervallo sul 42-39, con le statistiche che parlano dell'ottimo 62% da due punti dell'Upea e dello scarso ricorso al tiro pesante degli uomini di Perdichizzi, che approfittano solo tre volte delle possibilità offerte dai 6,25 (con un solo canestro realizzato). Tutto il contrario dei padroni di casa, con le loro 8 bombe realizzate su 15 tentativi (53%).
La Premiata che rientra dopo il riposo lungo le prova tutte per rompere l'equilibrio che ha caratterizzato il secondo quarto. E una mano concreta gliela dà l'Upea, che rientra sul parquet con idee confuse e mani gelide.
Ne approfitta la squadra di casa, brava ad approfittare dei numerosi errori di impostazione avversari, altrettanto in attacco, dove riesce a costruire i tiri giusti. E non è un caso se il tabellone, al 26', segni un inequivocabile 57-49. E forse non è nemmeno un caso se, una volta rientrato Busca per Mokongo, Capo d'Orlando piazza un parziale a proprio favore di 5-0, che riporta sotto il quintetto siciliano sul 57-54 con uno schiaccione di Young.
Tuttavia, al di là dei cambi ordinati da coach Perdichizzi, i marchigiani sembrano poter riprendere in mano la situazione e, proprio allo scadere del terzo periodo di gioco, trovano l'uno contro uno di Childress che ha il merito di allontanare gli avversari di otto lunghezze (63-55).
L'impressione che la partita si possa trascinare punto a punto sino alla sirena finale trova conferma nell'ultimo quarto. L'Upea ce la mette tutta, Tourè spaventa il pubblico marchigiano e illude i compagni di squadra al 34'30", quando il francese mette dentro i due punti che valgono il nuovo vantaggio esterno (67-68).
Segue ancora tanto equilibrio, almeno fino a quando la mano calda di Thomas non decide una volta per tutte la partita: sono sue le due triple nell'ultimo minuto che mandano in archivio questi 40' appassionanti. E all'Upea restano solo tanti rammarichi e qualche rimorso per una sfida che con un po' di attenzione in più in qualche scelta poteva tranquillamente condursi verso la Sicilia.
Giuseppe Catani

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