ORLANDINA Basket

Giornale di Sicilia
martedì 9 gennaio 2007 at 09:06

A dispetto del suo ruolo di matricola il Montegranaro ha confermato di essere tra le squadre più temibili da sfidare in trasferta. La legge del PalaSavelli di Porto San Giorgio è scattata impietosa anche per l’Upea, settima vittima sulle otto avversarie finora ospitate dalla compagine marchigiana. Ma i paladini sono usciti a testa altissima dal parquet al termine, a detta degli osservatori locali, della più bella partita vista in questa stagione da quelle parti, anche meglio delle sfide vinte contro corazzate come Roma, Milano e Varese. Se poi l’Upea non fosse partita ad handicap ed avesse finito meglio il match forse staremmo qua a commentare la quarta vittoria esterna in 14 match di serie A, anziché la quinta sconfitta, settima totale, dei biancoazzurri. “Quel parziale iniziale di 0-8 l’abbiamo annullato nel corso dei primi due quarti – spiega il direttore generale Ciccio Venza -. Poi è stata una partita dove siamo stati punto a punto, sempre molto vicini a loro, ma soltanto un paio di parità ed un vantaggio di una sola lunghezza. Ma non abbiamo avuto la capacità di allungare. Però Montegranaro è stata molto brava, confermandosi squadra compatta, giovane, con una pallacanestro anche spumeggiante ed ancora una volta ha tirato con percentuali alte da tre punti vincendo lì il match. Ma noi non abbiamo nulla da recriminare, abbiamo giocato una partita più che buona, solo che i locali hanno meritato di più anche se nove punti di scarto finale sono un po’ pesanti e non rendono l’esatta dimensione di quella che è stata la partita”. Forse qualche piccolo rimpianto per un paio di fischi contrari c’è. “Possiamo semplicemente lamentare – continua Venza - che nell’ultimo quarto eravamo 5-0 di falli con un bonus raggiunto da noi a 6’ dalla sirena, mentre Montegranaro non l’ha toccato nemmeno alla fine. Però è come voler cercare il pelo nell’uovo, perché questo nulla da togliere alla vittoria dei marchigiani ed alla bellezza dell’incontro. Per quanto riguarda la prova dei singoli mi pare siano state nella norma. L’Upea è una squadra dove, insieme al solito immenso Young, una volta eccelle uno, l’altra spicca un altro, e stavolta è toccato a Wells giocare un match ad altissimo livello, ma note liete sono venute anche da altri, con i pivot che hanno disputato una buona prova difensiva”.
Claudio Argiri

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