ORLANDINA Basket

Il messaggero veneto
venerdì 12 gennaio 2007 at 08:58

Non basta l’ottimismo del presidente dell’Upea, Enzo Sindoni, che, sospeso tra salvezza tranquilla e coppa Italia, ha lanciato la volata di fine andata di serie A per entrare nella Final eight. Domenica, a Capo d’Orlando ci sarà pure l’ex arancione Leo Busca a dare una mano al play titolare Mokongo intanto contro Allen e compagni, poi con Varese e a Reggio Emilia: «Tre gare in cui noi daremo di sicuro battaglia. Pure Udine può ancora entrare in Coppa vincendo tutte le ultime partite d’andata e, a 18 punti, sperando in combinazioni data la classifica corta». Le quote di qualificazione degli anni scorsi non vietano alla Snaidero di sperare. Che l’obiettivo, non dichiarato, in casa arancione sia di concedere il bis della storica Final eight di Coppa centrata per la prima volta la stagione scorsa nell’anno zero alla Ghiacci - Pancotto è chiaro dalla tempestività con cui il coach ha richiamato la squadra a un salto di mentalità martedì, la sera stessa della sconfitta in Uleb cup al Carnera contro Ventspils dell’altro ex Shannon che ha negato alla Snaidero di passare agli ottavi da seconda nel gruppo B.
Obiettivo Coppa. È chiaro l’intento di spronare la squadra a rifarsi subito domenica a Capo d’Orlando e non solo perché finora in questo campionato Udine è sempre tornata a mani vuote dalle sei trasferte giocate. Con le due capolista a 22 punti, la damigella d’onore a 18, tre squadre a 16 e ben cinque a 14, settimo e ottavo posto utili per entrare in Coppa sono a 2 sole lunghezze da capitan Di Giuliomaria e compagni, assestati a quota 12 assieme ad altre tre consorelle. Ripetersi a Capo d’Orlando, dopo il blitz nel 2005 - ’06, significherebbe per la squadra arancione riagganciare intanto una delle tre squadre del piano subito sopra con cui dovrà vedersela da domenica a fine andata: Climamio Bologna al Carnera il 21 gennaio e Legea a Scafati il 28 sono le altre due in calendario prima che la griglia della Final eight di coppa Italia sia definita.
Andare a giocarsela a Bologna, dopo Forlì l’anno scorso, non sarebbe impossibile con 18 punti in classifica. Da quando i colori arancione del gruppo di Majano hanno vestito di nuovo il basket udinese, infatti, in coppa si è entrati al massimo con i 20 dell’anno scorso, del 2003 e del 2001 e minimo con i 16 del 2005; proprio 18 sono bastati nel 2002 e nel 2004.
L’ex. Leo Busca, velenoso ex nel blitz della prima del campionato scorso a Udine con Roseto e approdato in questa stagione in Sicilia da cinque giornate arrivando dalla Legadue a Sassari grazie alla vecchia conoscenza con coach Perdichizzi a Messina, mette le mani avanti: «Noi siamo una squadra dal gran potenziale e di talento, un bel gruppo che in un campionato molto equilibrato dà filo da torcere e può giocarsela contro tutti. Io mi sono ritagliato un massimo di 26 minuti nell’ultima gara in casa della Premiata, in una squadra che ha giocatori abbastanza intercambiabili. Io stesso gioco al posto di Mokongo e con lui. Udine, sfortunata in partenza, con il ritorno di Allen ha risistemato le cose, ma fa risultati altalenanti: vince in casa ed è in difficoltà fuori. Penso che farà difesa e contropiede avendo Jerome e come piace a Pancotto, sarà una gara tattica. Per noi sarà decisiva per continuare a sperare nella Coppa con un occhio dietro, perché l’obiettivo primo è salvarsi con tranquillità. Di sicuro sarà più delicata per noi che giochiamo in casa».
Zacchetti stop. La Snaidero, che partirà per Capo d’Orlando domani pomeriggio, ieri intanto ha fatto una doppia seduta d’allenamento. «Si sono allenati tutti i giocatori – aggiorna Pancotto – e nel pomeriggio abbiamo fermato a metà Zacchetti, perché è ancora convalescente, mentre Valters ha bisogno di lavorare perché la settimana scorsa è stato fermo. Ci siamo allenati molto bene, concentrati, sulla difesa, sulla gara in trasferta e, quindi, su quella di Capo d’Orlando. Abbiamo avuto un buona atteggiamento». Oggi, seduta unica alle 18 al Carnera.
VALERIO MORELLI

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