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La Gazzetta del Sud lunedì 15 gennaio 2007 at 09:19
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Ancora un finale al cardiopalmo al "PalaFantozzi", ma stavolta l'Orlandina non si è fatta sorprendere piegando con pieno merito la Snaidero Udine, anche se ha dovuto soffrire le proverbiali sette camicie. Addirittura in avvio dell'ultimo quarto, quando la formazione friulana ha operato il sorpasso portandosi dopo 35" a +3 (66-69), grazie ad una penetrazione di Allen e ad un canestro da sotto dell'incontenibile centrone statunitense Jaacks, è aleggiato lo spettro della gara con Scafati, persa dai paladini sul parquet amico dopo che erano stati in vantaggio anche di 18 lunghezze. Parimenti i biancazzurri hanno avuto l'opportunità di chiudere anzitempo la pratica, quando dopo 3' del secondo quarto hanno raggiunto il massimo vantaggio di 14 punti (36-22) su una strepitosa "veronica" di Freeman su Valters, conclusa con un delicato appoggio a canestro che ha mandato in delirio il pubblico. Senonchè hanno accusato un calo di tensione, e dopo avere buttato alle ortiche il cesto del +16 con Busca (che anziché chiudere a canestro una penetrazione si produce in un acrobatico retropassaggio per Wells che non si aspetta l'assist), subisce un traumatico break di 13-4 per il 40-35 a -3'52" dall'intervallo. L'inerzia non cambia sino al 20', tant'è che Udine riesce a limare altri tre punti chiudendo la frazione sotto di una sola lunghezza (44-43). Partita in equilibrio anche nel terzo periodo con le due squadre che si avvicendano nel punteggio: l'Orlandina allunga fino a +4 su un libero di Tourè a -3'39", ma viene ripresa e sorpassata dall'ennesimo canestro da sotto di Jaacks a -1'04" (61-62), svantaggio che si dilata a tre punti a -37" su una triplona di Gigena (62-65). Gli ultimi spiccioli del quarto segnano il risveglio di Young, che in un fiat mette 4 punti (prima in penetrazione e poi chiudendo un contropiede di Freeman) per il 66-65 con cui si va all'ultimo mini intervallo. Nell'ultima frazione è determinante il maggior tasso tecnico del "trio delle meraviglie" in casacca biancazzurra: Young, Freeman e Wells si caricano la squadra sulle spalle e la trascinano alla vittoria. Nonostante una situazione falli pesantissima per i lunghi Francis, Rush e Wells che hanno giocato gli ultimi 7' gravati di quattro penalità, con evidente vantaggio sotto le plance per i dirimpettai friulani che hanno fatto il bello ed il cattivo tempo: non a caso hanno catturato ben 15 rimbalzi offensivi, con conseguenti opportunità di secondi tiri, per un fatturato finale di 40 punti in area. Dicevamo della grande prova nell'ultimo quarto dei tre americani dell'Orlandina: sono stati sempre sul parquet (1' di riposo solo per Wells) ed hanno prodotto l'intero bottino della squadra, cioè 7 punti Freeman e Wells e 11 lo stratosferico Young. Ultime battute della gara: Gigena riduce lo svantaggio per Udine a -3 a 31" dal termine (89-86), poi sbagliano da tre Freeman e Allen a 5". Mischia furibonda, palla fuori e rimessa accordata all'Orlandina, non senza proteste degli ospiti. Passano i titoli di coda quando Young fa 2/2 dalla linea e Jaacks realizza sulla sirena per il definitivo 91-88. Per l'Orlandina continua la corsa verso le Final Eight di Coppa Italia, mentre ad Udine non rimane che consolarsi con l'Uleb Cup. Walter Mangano |
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