ORLANDINA Basket

Giornale di Sicilia
giovedì 18 gennaio 2007 at 12:12

Cresce l’attesa a Capo d’Orlando per il match casalingo di domenica contro la Whirlpool Varese che, se i risultati dagli altri parquet saranno favorevoli (leggasi ko di Climamio e Benetton), proietterà, ovviamente in caso di vittoria sui biancorossi, l’Upea alle final eight di Coppa Italia con un turno di anticipo sul giro di boa del campionato di serie A. Ipotesi difficile ma non impossibile, che diventa reale se si tiene conto che la trasferta successiva di Reggio Emilia potrebbe essere quella decisiva per qualificare i paladini alla scala della pallacanestro italiana. Ma prima di pensare a quello che fanno le altre l’Upea guarda solo dentro se stessa, consapevole che si può giocare il suo destino senza aspettare buone notizie via etere. La concentrazione è massima per affrontare una squadra lombarda in gran forma con gli indimenticati ex Howell e Carter ed i temibilissimi Jack Galanda e Delonte Holland, due clienti da trattare con i guanti gialli. Pane per i denti di super Tourè (Milano è in pressing per averlo subito, ndc) e dello stesso Jayson Wells, ala-pivot che sta confermando in Italia quanto di buono fatto nei tornei australiano, tedesco e, soprattutto, israeliano. Il 30enne di Cleveland è il primo cestista extracomunitario tesserato in questa stagione dai biancoazzurri. Ha superato un momento di calo fisiologico a cavallo tra novembre e dicembre, ma poi si è rifatto con gli interessi. “Jayson soffre sul piano psicologico se non gioca bene e si chiude in se stesso, difficile entrare e dargli consigli in questi momenti, ma è un ragazzo ed un giocatore eccezionale”. Parole e musica di Diego Pastori, una carriera da dirigente che tra pochi bassi e molti alti lo sta gratificando e ripagando dei sacrifici, dopo aver trascorso una vita sul parquet proprio nel ruolo di Wells. Quindi qualche dritta, soprattutto sul campionato italiano, l’avrà data all’uomo dell’Ohio. E Wells, 200 cm, è uno dei segreti dell’Upea rivelazione del girone d’andata, con 15 incontri giocati, 12 partenze nello starting five, con 424’ sul parquet (28,26 a gara), 28 falli commessi, 29 subiti, 199 punti (13,26 a match, secondo paladino dopo il capocannoniere Young), con 69/105 al tiro da due (65,7%, 4° della Lega), 4 schiacciate, 14/35 da tre (40%), 19/31 ai liberi (61,3%), 77 rimbalzi tra cui 32 offensivi (18° assoluto), 7 stoppate subite, 32 palle perse, 16 recuperate, 15 assist e 200 di valutazione. Wells comanda la classifica generale nelle percentuali al tiro totali con il 59,29%. Numeri importanti che anche i vari Galanda ed Holland farebbero bene a guardare.
Claudio Argiri

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