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La Gazzetta del Sud lunedì 29 gennaio 2007 at 14:56
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L' Orlandina è fuori dalle Final Eight. Serviva (per come è andata sugli altri campi) vincere a tutti i costi sul parquet della Bipop per coronare un sogno, un'occasione più unica che rara. L'Orlandina ha inseguito, è passata nel secondo parziale, ha resistito nel terzo, mentre nell'ultima frazione non è mai riuscita ad agganciare una sola parità. Troppi gli errori, anche nell'ultimo minuto: Freeman recupera palla, Tourè però sbaglia il canestro del 76-74. Anche Reggio ha il "braccino" come i tennisti che hanno paura di vincere, capitan Marco Carra sfonda. Alvin Young ha una gran voglia di realizzare il canestro della speranza, invece si fa stoppare dall'ex nazionale Davide Lamma e poi va a commettere fallo. L'azzurrabile Tomas Ress segna un solo tiro libero, Reggie Freeman alimenta la rincorsa con un canestro da tre punti, per il 77-75. Lì occorrerebbe l'ultimo sforzo per arrivare almeno ai tempi supplementari, invece l'austriaco Ben Ortner va in penetrazione e schiaccia a 12" dalla sirena. Niente miracolo: almeno l'overtime ci stava e a quel punto sarebbe stata Reggio ad avere su di sé tutta la pressione. Così, invece, sale a quota 10 punti in classifica e respira, considerato anche che Avellino ha perso. L'Orlandina ha tutto il girone di ritorno per risalire di una posizione e conquistare dei playoff storici, e se si guarda dietro può stare tranquilla, con ben 10 punti di margine sulla penultima, gl'irpini appunto. Neanche la Climamio Bologna, finalista scudetto la scorsa estate, è riuscita ad arrivare alle finali di Coppa, a dimostrazione della difficoltà di questo traguardo. La Bipop invece ha interrotto la serie di quattro sconfitte di fila anche grazie al debuttante Jimmy Baxter, ex Pavia, che non fa rimpiangere l'infortunato americano Ricky Minard. Al "PalaBigi" gli emiliani sono duri a morire e all'Orlandina non è bastato il recupero del francese Mokongo. Alvin Young è stato premiato prima del fischio d'inizio e ha incantato nel primo quarto, con 5 punti in fila. È lui a firmare il 12-9, mentre Wells limita I danni sul 19-15. L'Orlandina non riesce ad arginare il gioco perimetrale di Baxter, che continua a segnare dall'arco siglando il 22-17. Tourè finalmente dà quanto è nelle sue corde e firma 5 punti consecutivi (29 pari). È invece grazie a una "bomba" di Young che l'Orlandina mette la freccia sul 31-33. Sempre il grande ex dalla lunga distanza (33-36): al riposo si va sul +4, con canestro e fallo subìto da Freeman, che trasforma anche l'aggiuntivo. Reggie sigla il massimo margine per Capo d'Orlando, sul 37-43. Fa valere la sua fisicità sulle guardie biancorosse, ma è Flores a cambiare l'inerzia del match in penetrazione. Reggio firma il 7-0 che vale il controsorpasso, Wells non ci sta: 44-47. Avanti così, con l'elastico del punteggio in costante bilico. Freeman 46-49, Lamma 54-51. Rush infila un canestro da campione allo scadere del terzo quarto: è l'ultimo, vero sussulto dei paladini. Ress firma l'allungo di Reggio sul 65-60 al 33', Ortner il 67-60, Freeman da tre e poi Francis ricuciono: 67-65 al 35'. Ortner è immarcabile in area, Mokongo è indomito: 70-68. Lì l'Orlandina mette paura a Reggio, ma non riesce mai ad arrivare neanche a -1. Peccato. Vanni Zagnoli |
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