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Giornale di Sicilia domenica 18 febbraio 2007 at 17:21
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Rigenerata nella mente e nel fisico, eccezion fatta per la pesante defezione dell’infortunato Jayson Wells (ma oggi è stato riaggregato il convalescente Stefano Rabaglietti, out dall’andata, ndc), l’Upea, che mira anche a difendere il + 12 del primo round, riparte nella sua seconda avventura di serie A da uno dei tempi della pallacanestro italiana. Al mitico PalaDozza troverà una Climamio affamata di punti ma costretta anche a non sbagliare più per salvare una stagione fin qui disastrosa. I felsinei, partiti con l’intento di migliorare il secondo posto dello scorso torneo, puntano a risalire la china agganciando a quota 18 i paladini, fermi ai box da due gare ma finora decisamente temibili quando hanno giocato senza l’assillo dei due punti. Sul piano psicologico i biancoazzurri possono sfruttare un incredibile vantaggio sui locali poiché certamente la pressione sarà tutta sulla Fortitudo che deve giustificare i fallimenti in campionato (rimediabile) e quelli nelle due Coppe (ormai andate), davanti ad un pubblico di intenditori anche giustamente critici come adesso. Peraltro sul parquet amico la Climamio (con Mancinelli, il più a rischio, Digbeu e Thomas ancora in dubbio ed in ogni caso non al top), almeno in serie A, ha mancato solo un paio di appuntamenti, perdendo con la sorpresa Montegranaro e con i campioni d’inverno della Montepaschi Siena. Varese, Livorno, Napoli, Scafati, Roma, Teramo ed Avellino le vittime finora degli emiliani, mai andati vicini a quota 100 punti con un high di 94 contro gli irpini. Anche l’Upea deve ancora sforare la tripla cifra ed anzi il top sono stati i 91 punti del PalaFantozzi contro Udine. Ma in trasferta il quintetto allenato da Giovanni Perdichizzi si è quasi sempre fatto rispettare, vincendo nettamente ad Avellino e Treviso e con una prodigiosa rimonta a Teramo. Le sconfitte senza attenuanti sono arrivate proprio a Bologna, sponda Vidivici, con appena 60 punti segnati, a Roma e, soprattutto, nella tana della Montepaschi, ma a Cantù, Montegranaro e Reggio Emilia la squadra ha ceduto praticamente solo in volata. Andando ai singoli i duelli chiave potrebbero essere quelli in cabina di regia, dove Tyus Edney ha qualcosa da farsi perdonare tra cui l’ultimo ko di Varese, e Mokongo e lo stesso Busca dovranno superarsi per tenergli testa, e quello sotto i tabelloni con l’ex Vasco Evtimov (all’ultima gara da capitano fortitudino visto che da martedì andrà in Spagna nel Valladolid) ed il connazionale francese Jerome Moiso sembrano una spanna superiori ai timidi Francis e Rush. I due nazionali Belinelli e Mancinelli, seppur acciaccati, più un Bluthenthal che la scorsa stagione in maglia Virtus fece sfracelli contro l’Upea, completano lo starting five Climamio. Ma il trio dovrebbe avere vita dura contro un Alvin Young che durante la pausa ha recuperato preziose energie psicofisiche, un Reggie Freeman che cerca continuità di prestazioni ed ingaggi futuri, ed un Hervè Tourè tornato con la mente sgombra dalle sirene milanesi, anche se ora sembra entrato in orbita Vidivici Bologna. L’incognita maggiore in casa Upea è la tenuta fisica per le minori rotazioni nel settore lunghi dovute al forfait di Wells, ma l’entusiasmo ed il riposo della scorsa settimana potrebbero sopperire anche a questo. Claudio Argiri |
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