ORLANDINA Basket

Giornale di Sicilia
giovedì 22 febbraio 2007 at 10:42

Anche la terza sconfitta di fila della sua Upea non ha per nulla scalfito la serenità del presidente Enzo Sindoni, sempre più convinto che la permanenza in serie A sia ormai solo questione di settimane. “Non credo che la quota salvezza si sia alzata – spiega il patron biancoazzurro – anche perché la classifica è corta e noi siamo a sei punti dalla penultima posizione ma anche a quattro dal quarto posto. Se tutto va come pensiamo e crediamo, dovremmo arrivare a 24 punti entro il mese di marzo e poi torneremo a divertirci. Lo dico convinto e con assoluta tranquillità perché è la squadra a trasmettermi ottimismo, fiducia e positività. D’altronde anche a Bologna i ragazzi hanno dimostrato di essere mentalmente tonici”. Vidivici Bologna e Teramo in casa, Livorno fuori, Cantù nuovamente al PalaFantozzi, trasferta di Scafati e Roma sul parquet amico il 29 marzo le sei tappe verso il Paradiso, ovvero la terza annata di fila nella massima serie, roba impensabile fino a qualche stagione fa. “Eppure parte dell’ambiente è negativo e sento critiche ingiuste – continua Sindoni – sembra quasi la stessa cosa che sta succedendo al Palermo. Io non vedo la ragione di preoccuparsi, non dimentichiamo che un anno fa di questi tempi eravamo ad un passo dal baratro ed abbiamo assorbito addirittura 6-7 sconfitte consecutive senza fare drammi. Dopo tutto domenica scorsa giocavamo in casa dei vice campioni d’Italia e fino al 35’ eravamo in condizione di vincere, cedendo nel finale solo per stanchezza. E se Belinelli non metteva un paio di triple ce la saremmo giocata fino all’ultimo. Insomma siamo tranquilli, con la gioia di aver rivisto in panchina dopo quattro mesi di infortunio Rabaglietti, che tra qualche settimana sarà pronto al rientro, e la certezza che domenica Wells giocherà e non farà solo atto di presenza. Lo stesso vale per Young e spero di rivedere l’ottimo Francis di Bologna. Per farla breve abbiamo 18 punti, tanti quanti ce ne meritavamo, perché abbiamo vinto giustamente le nove gare e perso senza recriminazioni le altre dieci”. Parole che vogliono trasmettere segnali di fiducia ai tifosi ed alla squadra, più che mai decisa a tornare a volare dopo essere caduta malamente a Reggio Emilia e con Avellino ed aver perso come nella logica a Bologna, tutti incontri che la vera Upea avrebbe vinto in scioltezza, il che aumenta la consapevolezza che, una volta recuperati uomini e forma, i biancoazzurri possono battere chiunque. Anche una Vidivici arrabbiata nera per i ko nella finale di Coppa Italia giocata in casa, di Cantù e perfino nell’ininfluente match di Eurocup di martedi scorso, nuovamente in casa, contro gli spagnoli del Girona, cui ha ceduto la leadership del raggruppamento. Insomma anche i felsinei hanno iniziato ad accusare le fatiche di un’andata condotta a ritmi elevati ed hanno dato segni di cedimento psicofisico, dunque, perché non sperare.
Claudio Argiri

Prima pagina - Stampa