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Giornale di Sicilia lunedì 26 febbraio 2007 at 08:55
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Come si suol dire l’Upea getta un cuore grande così oltre l’ostacolo ed abbatte il gigante Vidivici Bologna, reso innocuo da una squadra di autentici moschettieri. Al grido uno per tutti, tutti per uno, infatti, i paladini di Perdichizzi si sono superati battendo sul suo terreno la seconda della classe in serie A, la difesa. Un marchio di fabbrica che il tecnico biancoazzurro stavolta ha inculcato più che mai ai suoi ragazzi, davvero stoici per come hanno lottato dal 1’ al 40’, senza arrendersi mai, con lo spirito necessario in questi casi e stringendo i denti per una situazione che alla vigilia sembrava compromessa. Il bollettino medico parlava di un Freeman out dopo l’influenza che lo ha debilitato impedendogli di allenarsi, e Mokongo vittima prima di una leggera distorsione alla caviglia e poi di una frattura al naso che gli sarà ridotta oggi con un intervento chirurgico e che l’ha costretto a giocare con una vistosa maschera protettiva che l’ha infastidito non poco. Senza dimenticare che Wells rientrava dopo l’operazione di calcificazione al ginocchio di tre settimane fa, e che capitan Young era ancora alle prese con un terribile mal di schiena dovuto alla botta di sette giorni prima. Contro un quintetto emiliano che ripresentava addirittura in quintetto il folletto ex Nba Best, ce n’era a sufficienza per alzare bandiera bianca con le mille attenuanti del caso. Invece già in avvio si è capito che davanti alle telecamere Sky l’Upea non avrebbe ceduto così facilmente e la dimostrazione sono state le 3 stoppate nei primi 3’ dell’indemoniato Hervè Tourè (nella foto Argiri), l’mvp del match. Un segnale evidente della feroce voglia di lottare dei guerrieri paladini che si sono aiutati difendendo alla morte contro un avversario che proprio nella sua metacampo di solito costruisce le vittorie. Dal 3-0 iniziale firmato Young si passa, però, al 9-15 del 7’ con Best e Blizzard ispirati al tiro. Ma l’Upea, trascinata dai suoi tifosi, regge magnificamente il confronto con un Busca regista anche prolifico in fase offensiva. Quando poi entra in partita anche Wells (doppia doppia con 12 punti e 10 rimbalzi) è facile pronosticare un arrivo in volata. La sfida si mantiene poco spettacolare per gli esteti del basket e lo confermano le percentuali al tiro finali (19/43 da due e 3/10 da tre per l’Upea, 18/44 da due e 6/24 da tre per i bianconeri). Young e Tourè portano avanti i locali sul 32-27 ma la Vidivici rientra subito con Vukcevic ed il polemico Giovannoni. Pure nel terzo quarto l’equilibrio regna sovrano e quando tutti si aspettano il crollo fisico dei biancoazzurri per i pochi cambi, ecco che l’Upea, a conferma del buon lavoro svolto dal preparatore atletico Pippo Ferrarotto e dalle motivazioni trasmesse dal coach, ingrana la marcia giusta e prende il volo con i canestri del 58-52 di Busca e Young. Ancora Tourè (23 di valutazione) giganteggia nel finale ed è l’apoteosi con il meritato trionfo nella festosa bolgia del PalaFantozzi che lancia nuovamente in orbita l’Upea, già a quota 20, gli stessi punti che aveva alla fine dello scorso torneo e che erano bastati per la salvezza. Se domenica prossima sempre nell’impianto amico contro un Teramo in crisi la squadra messinese si ripeterà agli stessi livelli di intensità di ieri allora si potrà nuovamente fare qualche sogno al momento proibito. Claudio Argiri |
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