ORLANDINA Basket

La Gazzetta del Sud
lunedì 26 febbraio 2007 at 09:43

Dopo la Fortitudo, la Virtus. BasketCity cade a Capo d’Orlando e l’atmosfera che si respira negli spogliatoi dell’Orlandina è di entusiasmo.
«Sapevamo – dice coach Giovanni Perdichizzi – di essere penalizzati dall’influenza di Freeman e dai problemi fisici di Young, Mokongo e Tourè ma abbiamo ugualmente giocato una partita intensa, difendendo benissimo
e concendendo a Bologna 25 punti nell’intero secondo tempo. Proprio la difesa doveva essere la nostra arma vincente e lo è stata, mettendo il cuore su ogni azione offensiva della Virtus. Negli ultimi minuti due-tre accelerazioni improvvise hanno creato quel break importante, in termini di punteggio, che ci ha consentito di gestire al meglio il finale di partita ».
– Un Busca strepitoso, quello visto in campo.
«Ha gestito l’intera partita mettendo la sua esperienza al servizio della squadra e sapendo coinvolgere tutti. Chiaramente ci sono dei problemi che possono presentarsi come il calo fisico, unito all’infortunio, di Young che ha tirato la carretta sin dall’inizio».
– Venti punti lo scorso anno in tutto il torneo, 20 punti adesso
dopo la terza di ritorno: cambia qualcosa?
«No. Dobbiamo raggiungere il nostro obiettivo principale che resta la salvezza matematica, a questo punto anticipata, ma non precludiamo alcuna porta ad altri traguardi che dovessero presentarsi.
Il nostro è un gruppo che sta lavorando alla grande e che ci crede per qualsiasi cosa».
Con grande fair play, Zare Markovski ammette la sconfitta delle “V nere”. «Complimenti a Capo d’Orlando – dice il coach della Virtus – per la vittoria che ha ottenuto trovando le forze per imporsi nell’ultimo quarto in cui noi, sicuramente, siamo stati poco lucidi. Abbiamo sbagliato tante scelte di tiro, come dimostrano le nostre percentuali. Sicuramente se i canestri fossero entrati le cose potevano andare diversamente, ma l’Orlandina ha trovato più forza, fisica e mentale, per vincere».

Prima pagina - Stampa