ORLANDINA Basket

Giornale di Sicilia
venerdì 2 marzo 2007 at 09:28

Si è chiuso senza botti il mercato dell’Upea sul fronte italiano, cioè della possibilità di arrivi da club di serie A, finita con l’ultimo giorno di febbraio, mentre con la Legadue sono possibili scambi fino al 31 marzo, dalla B entro il 28 marzo e per i giocatori provenienti da altre Federazioni il termine massimo è l'ultima giornata della regular season. Praticamente tutti i club, alcuni forse per il gusto di farlo, si sono mossi negli ultimi giorni acquistando o scambiando giocatori che, così, si troveranno magari ad affrontare una stessa squadra più volte durante la stagione. L’Upea, saggiamente, non ha fatto follie né mosse avventate, sia perché, come altre, non ne aveva bisogno o avvertiva la necessità, sia per non alterare gli equilibri di un gruppo ed uno spogliatoio unito, come ha confermato la prova di orgoglio di domenica scorsa contro la Vidivici Bologna. Al fotofinish è, però, sfumato l’arrivo di Luigi Datome, ala di 202 cm, classe 1987, uno dei giovani più promettenti e talentuosi del basket italiano, esploso la scorsa stagione. La Montepaschi Siena proprietaria del suo cartellino avrebbe voluto un’alternativa anche esperta in grado di poter stare sul parquet per qualche minuto. Ma l’Upea, pur cercandola altrove non avendola in organico, non è riuscita a trovare e così Datome è andato in prestito a Scafati con Rombaldoni finito nella città del Palio. Salvo successivi arrivi, dunque, il club paladino dovrebbe registrare il piccolo record di aver fatto dall’estate un solo movimento, peraltro indispensabile, con l’arrivo tre mesi fa del playmaker Leo Busca, uno dei migliori nel trionfo sulle V Nere. Un successo che ha regalato euforia anche al ds Diego Pastori. “E’ stata una vittoria straordinaria – spiega Pastori – perché ottenuta grazie ad un lavoro di squadra davvero notevole, con una determinazione feroce ed una voglia di successo incredibile. Eravamo senza due giocatori da quintetto e con altri due stoicamente in campo nonostante i problemi fisici, eppure nessuno se n’è accorto poichè chi è sceso sul parquet ha dato l’anima pur di battere Bologna, giocando con grande carattere e con il cuore in mano. Una serata davvero memorabile”.
Claudio Argiri

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