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Gazzetta del Sud lunedì 5 marzo 2007 at 09:16
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Vittoria meritata, ma con finale- thrilling al “PalaFantozzi” per un’Orlandina double face che domina per 30’, tanto da riuscire ad allungare fino a +19 (65-46 a -2’45” del terzo quarto), in virtù di una difesa intensa e di imprevedibili giochi offensivi, ma poi si addormenta negli ultimi 5’ sottovalutando le capacità balistiche di Teramo, tanto da rischiare la beffa negli ultimi 25”. Accade infatti che la formazione abruzzese approfitti della scarsa reattività sotto le plance dei paladini, conseguenza dell’uscita per cinque falli di Rush (avvicendato da Francis) e della sostituzione per scelta tecnico-tattica di Tourè con Freeman a -4’22” dell’ultimo quarto sul punteggio di 75-67, per rosicchiare punto dopo punto. Lo scenario tattico si presenta favorevole agli ospiti, anche perché l’altro lungo paladino Francis è gravato di quattro falli. Dunque, alla ripresa del gioco, dopo il time-out chiamato da Perdichizzi, l’Orlandina si schiera con Busca (Mokongo, convalescente dopo l’intervento al setto nasale, non è stato nemmeno portato in panca), Young, Freeman, Wells e Francis, cui risponde Teramo con tre “piccoli” micidiali al tiro (Poeta, Grundy , Woodward), mentre nell’area pitturata presenziano Brown e l’ex Bernard, cambiato in meglio rispetto all’esperienza di Capo d’Orlando. La rimonta ospite comincia con un gioco da tre punti di Brown, che suggella un parziale di 17-8 (75-70). Replica di Busca con un tiro frontale da tre (78-70 a -3’30”), 2/2 dalla lunetta per Woodward, “bomba” di Freeman a -2’35” (81-72), quindi 2/2 di Bernard dalla linea e canestro dall’arco di Grundy a -1’40” (81-77). Gli arbitri fischiano una infrazione di passi a Wells e a -1’11” Bernard, lasciato colpevolmente solo sottocanestro (e non è stata l’unica volta) a seguito di una mancata rotazione difensiva (Freeman lo guardava svogliatamente a due metri di distanza), schiaccia la palla del -2 a 71” dal termine (81-79). L’Orlandina soffre, ma non si disunisce e con Young dal gomito della lunetta allunga a +4 (83-79) a -43”. Botta e risposta tra Woodward in entrata (83-81) e Young ai liberi (85-81), quindi a -25” Poeta con un comodissimo tiro frontale da tre riduce lo scarto ad una sola lunghezza (85-84). La partita si decide dalla linea della carità: Freeman fa 2/2, mentre Grundy manda sul ferro gli unici suoi tiri liberi dell’incontro, e si ripete negativamente a 10” dalla conclusione centrando dall’angolo il primo ferro. Rimessa per l’Orlandina e fallo su Wells, che dalla lunetta fa 1/2 per il definitivo 88-84. Nei primi tre quarti si è vista ben altra partita, con l’Orlandina sempre avanti (28-18 al 9’, 40-32 al 17’, 65-46 al 28’), grazie all’ottimale sfruttamento di un irresistibile Tourè che ha lasciato la sua indelebile impronta sulla gara, cancellando letteralmente in marcatura il tremebondo (ma temutissimo alla vigilia) Janicenoks che ha chiuso con un desolante -7 di valutazione e due falli tecnici, e garantendo presenza in post basso e canestri (ha realizzato 9 degli 11 punti iniziali). E adesso, con la salvezza ormai in cassaforte, pensare ai playoff non è una eresia in casa Orlandina. Walter Mangano |
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