ORLANDINA Basket

La Gazzetta del Sud
domenica 11 marzo 2007 at 17:11

Suvvia, non scherziamo. A 13 turni dalla conclusione della regular season, con 10 punti di vantaggio sulle penultime Avellino e Reggio Emilia, continuare a parlare di salvezza è un esercizio ozioso. A meno che l' Orlandina voglia buttare alle ortiche la ghiotta occasione di partecipare ai playoff, obiettivo impensabile all'inizio del campionato ma oggi più che mai alla sua portata, a riprova che lo spirito di gruppo può supplire a carenze in ruoli-chiave nel gioco della pallacanestro come quello di play (ma l'ultimo Busca è una garanzia, sicché Mokongo può maturare senza essere responsabilizzato oltre misura) e di centro. Miracoli della cosiddetta "chimica di squadra"...
Calendario alla mano, il futuro prossimo induce ad un moderato ottimismo in prospettiva playoff, in quanto i biancazzurri nelle prossime cinque gare, pur giocando tre volte fuori (Livorno, Scafati e Biella) intervallate dalla partite casalinghe con Cantù e Roma, affrontano avversari alla loro portata ad eccezione della compagine capitolina, travagliata però da una grave crisi tecnico-dirigenziale. I risultati di questa fase centrale del girone di ritorno diranno se l'Orlandina ha le carte in regola per competere con formazioni più attrezzate per un posto nel parterre de roi, sfuggitole a metà torneo con la Coppa Italia solo per la peggiore differenza canestri. Rimanere in corsa nelle prossime partite significherebbe giocarsi l'accesso nel finale della stagione regolare contro squadre abbordabili: Montegranaro, Udine, Varese e chiusura al "PalaFantozzi" con Reggio Emilia.
Il sogno biancazzurro passa da gare dal pronostico apparentemente segnato, come quella di stasera ala "PalaAlgida" (inzio ore 18,15) contro un Livorno virtualmente retrocesso con quella miseria di sei punti in classifica. La squadra allenata dall'ex azzurro Sandro dell'Agnello ha la scimmia sulla spalla e il morale sotto i tacchi dopo una striscia negativa di otto sconfitte consecutive, anche se in cinque incontri è rimasta in partita sino al termine e in tre ha persino sfiorato il successo. Ma senza un leader in campo e con una panchina corta, nonostante il generoso prodigarsi del quintetto (Rowe, McPherson, Porzingis, Fantoni e Hunter) difficilmente si porta fieno in cascina.
Dal dg dell'Orlandina, Ciccio Venza, parte un invito alla squadra ad essere cinica per stasera: «L'esito dell'incontro dipende esclusivamente da noi. La tranquillità mentale dovrà essere la nostra arma vincente, nel senso che dovremo aspettare che si esaurisca la carica agonistica iniziale di Livorno, decisamente all'ultima spiaggia, per poi capitalizzare gli errori che sicuramente commetterà».
Walter Mangano

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