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La Gazzetta del Sud martedì 13 marzo 2007 at 09:34
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Ancora una volta l'Orlandina ha mancato la possibilità di centrare il tris di successi consecutivi in serie A. Una piccola "chicca" che il presidente Sindoni insegue dalla scorsa stagione e che sembrava vicina dopo le due vittorie interne conseguite contro Virtus Bologna e Teramo. A Livorno non si è vista sicuramente la migliore Orlandina che, però, ha giocato con l'approccio giusto e senza snobbare il match. Solo che, di fronte, c'era un gruppo realmente all'ultima spiaggia: vincere o affondare. Due punti che hanno interrotto la sequela negativa (otto sconfitte consecutive) per gli amaranto e regalato la prima vittoria da head coach a Sandro Dell'Agnello ma che, visto il successo di Avellino contro Napoli sabato, costituiscono più un "brodino" che altro per un Livorno ancora lontanissimo dalla salvezza, che dista 6 lunghezze con 12 partite rimaste sul calendario. Gran dominatore uno stratosferico Brandon Hunter che, con 29 punti, 28 di valutazione e persino 9/9 dalla lunetta (prima viaggiava con il 56% dalla linea) ha fatto la differenza ben spalleggiato da un grande Fantoni, da Rowe, McPherson e dal ritrovato Daniels. L'ex centrone di Boston Celtics e Napoli non è stato tenuto né da Francis né da Rush, e neanche dallo statico Wells negli aiuti sotto canestro e l'Orlandina ha pagato dazio in un settore dove, effettivamente, in questa stagione è venuto a mancare un pivot di ruolo quale punto di riferimento anche per quel pick and roll quasi masi visto. E così, non sono bastate l'ottima prestazione di capitan Young (a tratti ha giocato da solo contro tutti in attacco, ma ha pagato fisicamente nell'ultimo quarto), del solito Tourè pur penalizzato da tre falli commessi nei primi 20' e di Freeman che ha trovato il ritmo giusto proprio nella frazione conclusiva. Classifica alla mano, non cambia nulla per Capo d'Orlando che scivola dal nono al decimo posto rispetto al turno precedente ma che mantiene su Reggio Emilia (penultima in classifica) il vantaggio rassicurante di ben 10 lunghezze. Anzi, la corsa ai playoff, che potrebbe aprirsi a "valanga" anche per altre compagini se, come pare, la Benetton Treviso dovesse essere penalizzata di brutto a seguito del caso-tesseramenti, è sempre in piedi. E domenica, a tal proposito, l'Orlandina avrà l'occasione del riscatto ricevendo Cantù al "PalaFantozzi" che la affianca a quota 22 dopo la vittoria ottenuta con Scafati. Per i paladini ci sono due possibilità: centrare il successo della sicurezza e rilanciarsi nella corsa al sogno playoff che, a differenza della permanenza, può essere raggiunto senza grilli per la testa e preoccupazioni di sorta. Intanto, un grave lutto ha colpito la famiglia Perdichizzi, la società e la tifoseria dell'Orlandina Basket. La notte scorsa è scomparso a Barcellona Carmelo Perdichizzi, 79 anni, padre di Giovanni, da tre stagioni coach dei biancazzurri. Perdichizzi è spirato a seguito di un malore che, via via, è andato aggravandosi dopo essersi manifestato giovedì. I funerali si svolgeranno oggi pomeriggio alle 15,30 al Duomo di Barcellona e vi parteciperà tutta la squadra. Tra l'altro lo stesso tecnico, con tutti i giocatori, è partito da Livorno solo ieri mattina per le coincidenze dei voli. La società, dal presidente Enzo Sindoni ai dirigenti, gli staff tecnico e medico, i giocatori ed i tifosi si stringono a Giovanni Perdichizzi al quale anche il nostro giornale porge le più sentite condoglianze. Giuseppe Lazzaro |
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